Napoli: il «mobile angel» salva dalle molestie dell'ex fidanzato

Decisivo lo smartwatch collegato alla centrale operativa dei carabinieri

Il mobile angel
Il mobile angel
Sabato 16 Dicembre 2023, 09:57 - Ultimo agg. 15:44
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Pedinata e minacciata dall'ex, al polso aveva il «mobile angel»: lo smartwatch contro la violenza di genere, un servizio potenziato grazie alla collaborazione tra carabinieri, Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International club di Napoli e in grado di attivare una richiesta di intervento all’Arma dei carabinieri.

I carabinieri della compagnia di Napoli Centro hanno eseguito una misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea. 

In cella è finito un 19enne dei Quartieri Spagnoli, noto alle Forze dell'Ordine. Il giovane è accusato di atti persecutori aggravati, ai danni della sua ex fidanzata. Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Chiaia hanno consentito di documentare condotte minatorie, e moleste reiterate, tutte guidate da una forte gelosia e, una volta terminata la relazione sentimentale tra i due ragazzi, dalla mancata accettazione della situazione di fatto. 

 

Il 19enne avrebbe più volte preteso di controllare la sua ex, seguendola e presentandosi sotto casa contro il suo volere, anche in piena notte.

Le avrebbe vietato di frequentare le amiche e di vestirsi in alcuni modi, da lui ritenuti troppo vistosi. Il controllo si sarebbe allargato anche al cellulare della ragazza, eliminando tutti i contatti di sesso maschile sui social e dalla rubrica.

Terminata la relazione, numerose le minacce rivolte alla vittima al telefono, dal vivo ed attraverso le piattaforme social. In alcune occasioni il giovane ha inviato alla vittima anche fotografie che lo ritraevano con in mano una pistola. 

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I carabinieri hanno raccolto le testimonianze della vittima e quelle dei suoi familiari, acquisito chat, messaggi inoltrati dall'indagato e lo hanno identificato. La persona offesa, nei giorni immediatamente successivi alla formalizzazione della denuncia, data la gravità delle circostanze rappresentate, era stata dotata del dispositivo «Mobile Angel», dalla stessa attivato più volte nel corso di alcuni degli episodi di stalking

Il 19enne si trova ora nel carcere di Poggioreale.

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