Ordine degli avvocati di Napoli, sì al bilancio: ​la ripartenza dopo ​il buco in cassa

Il documento approvato con 700 voti a favore: «Passo deciviso»

Avvocati al voto per il bilancio
Avvocati al voto per il bilancio
di Viviana Lanza
Sabato 28 Ottobre 2023, 00:00 - Ultimo agg. 29 Ottobre, 09:33
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Il bilancio del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli è stato approvato con circa settecento voti favorevoli e tanta voglia di aggrapparsi a nuove speranze per il futuro. La crisi, il calo degli iscritti e gli effetti delle riforme sulla professione e sul mondo della giustizia civile e penale inducono a rivedere certe priorità. 

A Napoli gli avvocati sembrano aver voglia di ritrovare ottimismo e fiducia. Almeno questo appare. All’assemblea per l’approvazione del bilancio consuntivo 2022 e del bilancio preventivo 2023 si sono registrati soltanto otto astenuti e otto contrari, numeri esigui rispetto al numero di chi ha scelto di dare il proprio consenso alla programmazione contabile presentata in assemblea, non ignorando il buco milionario che ha generato il grande scandalo scoppiato a inizio 2023. E così, con lo spirito di risanare quella ferita più che insabbiarla, gli avvocati napoletani hanno votato sì ai conti presentati dalla nuova giunta in carica da febbraio scorso e illustrati nella relazione del tesoriere in cui si annuncia l’assunzione di almeno due collaboratori per rafforzare la struttura amministrativa dell’Ente e si chiariscono nel dettaglio i conti e gli effetti di contributi, spese, esigenze e criticità. 

C’è chi l’ha descritta come un plebiscito, chi dice di non ricordare tanta partecipazione all’approvazione dei bilanci. Sta di fatto che ieri nella sala Arengario del Palazzo di Giustizia al Centro direzionale di Napoli c’erano circa settecento avvocati e quasi tutti, a parte otto astenuti e uno contrario, hanno votato per il bilancio consuntivo e preventivo. «La predisposizione di questi bilanci - ha spiegato l’avvocato Nathalie Mensitieri, tesoriere dell’Ordine degli avvocati di Napoli - rifletteva la precedente gestione e rappresenta un punto di arrivo di un percorso arduo e travagliato, iniziato con la scoperta del mancato pagamento da parte dell’Ente di contributi previdenziali ed erariali. La nuova gestione consiliare ha riscontrato numerose criticità contabili e amministrative che hanno determinato l’adozione di iniziative come la nomina di consulenti esterni grazie ai quali è stato possibile ricostruire la contabilità relativa all’anno 2022, facendo emergere un disavanzo di poco più di due milioni e 300mila euro e una debitoria erariale e previdenziale, al 31 dicembre, di circa tre milioni di euro». Proprio in considerazione di tale disavanzo il Consiglio ha predisposto anche un piano economico e finanziario di sostenibilità, mirando a una programmazione economica che consenta di rientrare nel più breve tempo possibile dall’enorme debitoria. Soddisfatta la presidente degli avvocati napoletani Immacolata Troianiello: «Il consenso espresso dai colleghi dà ragione alla politica del Consiglio e la risposta che l’assemblea ha riservato ai nostri interventi è il miglior viatico per proseguire il difficile percorso che ci attende».  Tra la fine del 2022 e gli inizi del 2023 la notizia scuote il mondo dell’avvocatura napoletana. Una nota dell’Agenzia delle Entrate infiamma una riunione del Consiglio. Un blitz della Guardia di finanza, l’esposto di alcuni avvocati, verifiche fiscali e previdenziali fanno da cornice allo scandalo. Si scopre che all’Erario e all’Inps non risultano versati contributi e tasse per oltre un milione di euro. Il buco milionario sembra frutto di una cattiva gestione in ambito amministrativo che sarebbe andata avanti per anni, probabilmente a partire dal 2008. Il commercialista, che per trent’anni ha curato la contabilità dell’Ordine, viene licenziato. E intanto sulla vicenda si aprono due fronti di indagine: Procura ordinaria e Procura contabile sono al lavoro per fare chiarezza e ricostruire eventi e responsabilità. Le verifiche incrociate sono affidate agli esperti della Guardia di finanza con il coordinamento del pm contabile Davide Vitale e del pm del pool Reati contro la pubblica amministrazione Danilo De Simone. Si indaga sulla gestione della cassa e in particolare su determinate scelte come quelle relative alla sostenibilità di costi affrontati in passato rispetto alle entrate a disposizione.
Nel frattempo a febbraio c’è il cambio al vertice del Consiglio dell’ordine, un cambiamento fisiologico e scollegato dai fatti legati alla scoperta del buco milionario. Per la prima volta la presidente è una donna, l’avvocato Immacolata Troianiello. La nuova giunta sceglie di affidare a una società di consulenza esterna il compito di rimettere in ordine i conti e questo suscita perplessità e polemiche fra alcuni consiglieri di opposizione che nei mesi scorsi fanno richiesta di accesso agli atti. Ieri, poi, l’assemblea e l’approvazione quasi unanime del bilancio come a voler dire “Ripartiamo!”. Ma il vero sipario su scandalo e criticità calerà, tuttavia, solo quando saranno concluse indagini e iter giudiziario. 

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