Napoli, Abodi e lo stadio Maradona: «Sì al restyling», ma ora De Laurentiis può acquistarlo

La Legge contempla l'opzione vendita della struttura

Napoli, Abodi e lo stadio Maradona
Napoli, Abodi e lo stadio Maradona
di Luigi Roano e Giuliana Covella
Martedì 26 Marzo 2024, 23:32 - Ultimo agg. 28 Marzo, 07:21
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È sempre più solo un desiderio che somiglia ormai a un sogno di patron Aurelio De Laurentiis lo stadio del Napoli a Bagnoli, perché a oggi nella realtà dei fatti il sindaco Gaetano Manfredi - che ha messo come priorità la riqualificazione del Maradona - ha il pieno sostegno del Governo a iniziare dal ministro per lo sport Andrea Abodi per quello che riguarda il futuro dello storico impianto di Fuorigrotta. Abodi - proprio ieri da Napoli - ha confermato la linea del Governo.

«Siamo con Manfredi» le sue parole.

Perché una presa di posizione così netta? A far pesare la bilancia da parte del Maradona c’è la legge sugli stadi varata dal governo il 4 settembre dell’anno scorso, rivista e aggiornata dove si dà la possibilità a chi investe su uno stadio pubblico esistente anche di acquistarlo. Cioè De Laurentiis può chiedere il Maradona al Comune. E questo non significa che l’incontro a tre tra sindaco, De Laurentiis e il ministro Raffaele Fitto titolare della rigenerazione dell’area ex Italsider non si farà. Solo che a quel punto potrebbe essere solo un gesto di cortesia o poco più. Ma procediamo con ordine perché le 48 ore tra lunedì e martedi scorso sono state dense e piene di significati.

Manfredi e De Laurentiis si sono incrociati lunedì sera in Prefettura in occasione del concerto per la Pace organizzato dal prefetto Michele Di Bari. È vero che si sindaco e patron si erano sentiti al telefono sulla vicenda dello stadio a Bagnoli, ma in Prefettura l’ex rettore ha ribadito al numero uno della SSc Napoli che per lui il Maradona è e resterà la priorità, salvo una convocazione di Fitto che potrebbe cambiare le carte in tavola. Arriviamo a ieri con le parole di Abodi che sembrano affossare il sogno Bagnoli. «Il sindaco di Napoli Manfredi ha le idee chiare - racconta Abodi - mi auguro che ci sia una perfetta sintonia per quanto riguarda lo stadio Maradona. Il soggetto migliore, anche nel rispetto del ruolo che ha, è il sindaco, penso che l’unica cosa che posso dire è che può contare anche sulla nostra collaborazione». Il ministro ha parlato a margine a margine dell’incontro al liceo Elsa Morante di Scampia, nel ciclo “Sky Up The Edit” incentrato sul ruolo dei valori dello sport per i giovani. «Nel progetto stadio - spiega ancora il ministro - tra Comune e il club ci sono ambizioni reciproche, con la città che si sta evolvendo e sta cercando di migliorare in tutte le sue forme. Il club sa che per essere più competitivo deve avere uno stadio che abbia le caratteristiche non soltanto sul campo ma anche sugli spalti in termini di presenze, di attività, di iniziative. In ogni caso, se c’è una comunione di intenti si troverà una soluzione giusta. E io sono convinto che ci sarà, perché sono talmente convergenti gli obiettivi dell’amministrazione e del club che non si potrà non trovare un accordo».

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Cosa c’è nella legge sugli stadi? «Il Piano di fattibilità tecnico economico - si legge nel testo - può comprendere, ai fini del raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa o della valorizzazione del territorio in termini sociali, la costruzione di immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva. Il documento di fattibilità può contemplare il riconoscimento di un prezzo da parte del Comune ovvero la cessione del diritto di superficie o del diritto di usufrutto di altri immobili di proprietà della pubblica amministrazione, nonché il trasferimento della proprietà degli stessi alla società sportiva».

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