Una decina di perquisizioni sono state messe a segno dai carabinieri del Ros, nei confronti di presunti fanatici pronti a negare l’olocausto e a giustificare una serie di crimini contro l’umanità.
Un blitz coordinato dalla Procura di Napoli (al lavoro il pm Claudio Onorati), che ha consentito di rinvenire e sequestrare materiale di propaganda ideologica di stampo negazionista, ma anche armi (alcune spade e una pistola).
Una decina gli indagati, nel corso delle attività condotte dai carabinieri del Ros, sotto la guida del comandante Andrea Manti), in uno scenario che ora attende gli esiti della valutazione del materiale sequestrato da cellulari e pc. Le perquisizioni sono avvenute in alcune abitazioni del centro storico, in un domicilio privato di Posillipo, a Cava dei Tirreni e in alcuni comuni dell’hinterland vesuviano. Al vaglio possibili legami con soggetti un tempo legati a Casapound.
Intanto, in un filone processuale originario, sono arrivate conferme dalle aule di giustizia per quanto riguarda l’appartenenza al cosiddetto gruppo di Hagal (indagine dei pm Antonello Ardituro, oggi alla Dna, e dello stesso pm Claudio Onorati, della Digos del primo dirigente ).