Ospedale del Mare di Napoli, rimossa massa tiroidea neoplastica ma il paziente muore

L'equipe operatoria dell'Ospedale del Mare
L'equipe operatoria dell'Ospedale del Mare
Martedì 16 Novembre 2021, 10:36 - Ultimo agg. 11:55
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Era arrivato all'Ospedale del Mare in condizioni cliniche ormai compromesse e, nonostante un intervento fuori dal comune tentato dall'equipe operatoria, non c'è stato nulla da fare. L'uomo, affetto da una massa tiroidea di sospetta natura neoplastica, era stato operato 15 giorni fa presso una clinica convenzionata in preda ad una ingravescente difficoltà respiratoria. L'intervento chirurgico non era stato risolutivo perché l'equipe operatoria si era trovata di fronte ad una insormontabile massa neoplastica che invadeva tutti i tessuti del collo.

Il caso clinico, per il perdurare della grave e temibile difficoltà respiratoria, è stato presentato all'attenzione dei medici dell'ospedale napoletano. Il dottor Stefano Spiezia, primario della Chirurgia Endocrina, aveva preso in cura il paziente attivando rapidamente una sinergia d'azione tra il core team del gruppo oncologico multidisciplinare della tiroide con le due referenti l'oncologa Margareth Ottaviano e la chirurga Claudia Miss, che hanno preparato il caso con una accurata pianificazione diagnostica attraverso una TC 4D ed una TC Pet (ulteriore sinergia tra la radiologa Stefania Tamburrini e il medico nucleare Fiordoro).

Gli specialisti hanno così potuto studiare a tavolino e preparare preoperatoriamente la pianificazione dell'intervento, dall'incisione chirurgica agli strumenti da utilizzare, al fine di una rimozione totale non solo della neoplasia ma anche delle innumerevoli metastasi che invadevano il collo del paziente.

Nonostante gli enormi sforzi deill'equipe, l'uomo è deceduto poco dopo l'intervento.

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Il dottor Spiezia si era detto «molto soddisfatto di aver portato a termine un intervento salvavita così complesso, reso possibile solo dal lavoro di squadra tra tutti gli specialisti e dalla competenza del personale infermieristico della sala operatoria». Ora però, all'interno del reparto, c'è grande rammarico per aver soltanto sfiorato un miracolo.

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