Camorra, il procuratore nazionale antimafia De Raho fa tappa a Ponticelli dopo le bombe

Camorra, il procuratore nazionale antimafia De Raho fa tappa a Ponticelli dopo le bombe
di Alessandro Bottone
Sabato 12 Giugno 2021, 14:56 - Ultimo agg. 13 Giugno, 08:37
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Questa mattina il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, è intervenuto a Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, per l'intitolazione della sede dell’associazione Report a Felice De Martino, vittima innocente della camorra. Una presenza particolarmente importante dopo i numerosi agguati di camorra che si sono verificati nelle ultime settimane a Ponticelli: le bombe fatte esplodere a ridosso delle case popolari, le sparatorie in strada, la violenza dei gruppi criminali che cercano di imporsi sul territorio per il controllo delle attività illecite.

«Lo Stato deve manifestare la sua massima vicinanza a un quartiere come questo» ha detto il procuratore nazionale antimafia arrivando a Ponticelli. «Le associazioni stanno facendo uno sforzo straordinario. È necessario che ci si muova tutti, a cominciare dallo Stato con le sue articolazioni di repressione e contrasto e in quelle di sostegno, assistenziale, previdenziale, scolastico» ha affermato Cafiero de Raho. «Insieme si è forti, da soli si resta isolati ed è ciò che la camorra vuole per colpire più facilmente» ha evidenziato il procuratore nazionale antimafia. «Spero che il Piano di Ripresa e Resilienza possa dare sostegno a progetti di recupero territoriale, di sviluppo, progresso, formazione, educazione, istruzione» ha spiegato ai cronisti. Appellandosi ai cittadini di Ponticelli che subiscono il terrore della camorra ha detto: «Unitevi e denunciate perché un indagine senza denuncia dura anni, con la denuncia dura poche settimane.

Purtroppo ancora vi è esigenza di ricordare alle persone che l'unico modo di liberarsi dalla camorra è denunciare e fare una scelta certa in favore dello Stato».

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A Felice De Martino è ora dedicata l'ex casa del custode dell'istituto comprensivo Toti Borsi Giurleo in cupa San Pietro, riqualificata dai volontari. Felice è stato ucciso il 6 gennaio del 2000 nel corso di un agguato di camorra avvenuto in piazza Vincenzo Aprea, nel cuore del centro storico di Ponticelli. Da allora la sua famiglia ha chiesto giustizia e il riconoscimento della sua innocenza: il 21 marzo scorso, per la prima volta, il nome di Felice De Martino è stato inserito nel lungo elenco delle vittime innocenti della criminalità organizzata in occasione della giornata della memoria e dell'impegno. All’evento era presente suo fratello Michele, socio dell’associazione Report, il quale ha ricordato la personalità di Felice, la sua generosità e il carattere allegro e disponibile. Con particolare commozione Michele ha scoperto la targa insieme al procuratore Cafiero de Raho che ha visitato la sede della realtà associativa e ha parlato con i diversi volontari tra cui Anna Ferrara, attivista antiracket ed esponente di SOS Impresa, che ha voluto fortemente che l'associazione Report, di cui è membro, fosse dedicata a Felice di cui ha ricordato la personalità e l'impegno per il quartiere.

 

All’iniziativa erano presenti diversi rappresentanti delle forze dell'ordine - Carabinieri, Guardia di Finanzia e Polizia di Stato - insieme a quelli delle realtà associative del quartiere, tra cui Libera. Presente anche Enrico Colonna, papà di Ciro, altra vittima innocente della camorra, insieme ad alcuni cittadini.

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