San Giorgio ricorda Massimo Troisi: «Una grande festa per i ragazzi»

San Giorgio ricorda Massimo Troisi: «Una grande festa per i ragazzi»
di Gennaro Arpaia
Lunedì 19 Febbraio 2018, 14:25 - Ultimo agg. 20:34
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Nemmeno la pioggia, incessante fino al fischio d’inizio, ha potuto fermare tutta la voglia di San Giorgio a Cremano di festeggiare e ricordare Massimo Troisi, l’attore che proprio da San Giorgio era partito prima di conquistare l’Italia ed il mondo con la comicità che tutti conoscono. Una bella mattinata all’insegna dello sport per Massimo, scomparso ventitré anni fa e che oggi avrebbe compiuto 65 anni, ma anche per tutti i ragazzi delle scuole sangiorgesi accorsi per la manifestazione «Diamo un calcio al bullismo». 
 


«È una mattinata di grande festa e di aggregazione che serve a tutti noi, ai ragazzi che vivono un’età di passaggio e difficile, così come a chi sta dalla mia parte, genitori o meno». A parlare è Enzo Decaro, attore che con Massimo ha cominciato la sua carriera e che non perde occasione per ricordarlo anno dopo anno. «Ci siamo sempre riuniti in occasione del suo compleanno, è un modo per festeggiarlo e ricordare chi, in fondo, non è mai andato via», racconta con emozione chiedendo di intonare la famosa canzoncina di «Buon compleanno» ai tantissimi presenti dello Stadio Paudice, la struttura cittadina che ha organizzato la manifestazione.

A ricordare Troisi ci ha pensato anche l’Amministrazione, in prima linea. «Siamo tornati prepotentemente quest’anno con il Premio Troisi, continueremo a farlo anche nei prossimi anni, sempre con un occhio ai giovani», le parole di Giorgio Zinno, primo cittadino di San Giorgio. All’intervallo, la voce del tenore Francesco Malapena Leone ha allietato i presenti con la splendida «Mi mancherai», celebre composizione di Josh Groban, nota al grande pubblico per essere diventata la colonna sonore del film «Il Postino», ultima grande opera cinematografica lasciata in dotazione da Troisi al suo pubblico. Per la cronaca, la partita tra la Italianattori, capitanata proprio da Decaro, e la selezione sangiorgese, rimpolpata di amministratori cittadini e vecchie glorie del calcio granata, finisce solo ai rigori e in favore dei padroni di casa. Ma il risultato, probabilmente, è l’ultima cosa che conta.

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