Tangenziale di Napoli, multe record alle ambulanze: «Mai registrate le targhe»

Pioggia di multe ai mezzi del 118 dell'area flegrea

Le ambulanze della Croce Italia
Le ambulanze della Croce Italia
di Ettore Mautone
Giovedì 26 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 19:50
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Pioggia di multe ai mezzi del 118 dell'area flegrea che trasportano pazienti a Napoli tramite la tangenziale. Verbali nonostante le sirene spiegate per trasferire i malati infettivi o colpiti da gravi ustioni, ovvero vittime di gravi politraumi, ictus e altri accidenti da codice rosso, verso gli ospedali Cotugno e Cardarelli, punti di riferimento regionale per queste patologie. I tutor dell'asse a scorrimento veloce non guardano in faccia a nessuno. O meglio nessuno ha finora registrato le targhe negli elenchi di indenni da sanzioni per superamento dei limiti di velocità dovuti a causa di forza maggiore e ordine pubblico. 

«Nel 2021, in piena pandemia - avverte Raffaele Morelli, titolare della Croce Italia, Area Flegrea Odv, che svolge il servizio di soccorso tramite il 118, in convenzione con la Asl Napoli 2 nord - segnalammo il problema alla prefettura che si mise a disposizione per annullare le multe ma il problema persiste e anzi si è aggravato. Invece andrebbe risolto a monte, prima delle emissione dei verbali». Un problema risolto abbastanza celermente dai Comuni di Quarto, Bacoli, Pozzuoli e Monte Di Procida, relativamente agli interventi delle ambulanze nelle zona e traffico limitato con l'aggiunta delle targhe dei mezzi di soccorso nei server elettronici che elaborano le violazioni. Per i trasporti da Pozzuoli a Napoli via Tangenziale invece multe e verbali continuano ad arrivare con frequenza quotidiana. «Ormai un nostro infermiere si occupa solo di questo anziché dell'assistenza - conclude Morelli - dovendo documentare con la centrale operativa il giorno e l'ora del soccorso effettuato, raccogliere le generalità e gli estremi della patente dell'autista soccorritore di ciascun trasporto sottoposto a sanzione e decurtazione dei punti sulla patente e infine per segnalare e trasmettere tutta la documentazione ai vigili e alla prefettura per l'annullamento della multa». Ieri mattina l'ennesimo verbale beffa con un risvolto tra l'altro tragico: alla sede della Croce Italia Flegrea il messo comunale ha notificato l'ennesima multa per eccesso di velocità. In questo caso comminata Il 5 settembre scorso, quando il 118 di Pozzuoli intervenne a Quarto per Antonella Iaccarino, la donna alla quale un vicino di casa diede fuoco con la benzina e che il 118 trasportò, in una disperata corsa contro il tempo, al centro grandi ustionati del Cardarelli.

Quella donna è poi deceduta nelle settimane scorse. Nella giornata di ieri sono stati notificati altre tre verbali, tutti relativi a soccorsi in codice rosso durante il trasporto in Tangenziale da Pozzuoli verso Napoli. In una settimana ne sono stati contati 5: faldoni e faldoni di multe accumulati in un anno, tutti da contestare e annullare. 

«Se le nostre segnalazioni dirette alla Tangenziale Spa e alla Prefettura non sono servite a prevenire in automatico l'emissione di queste multe - aggiunge Manuel Ruggiero, medico del 118, sindacalista della Fimmg e curatore della pagina facebook Nessuno Tocchi Ippocrate - chiediamo allora che sia la Asl Napoli 2 nord a raccogliere i numeri di targa dei mezzi impegnati nei soccorsi e a inviarli a chi di competenza per inserirli nelle banche dati dei veicoli protetti come avviene anche per le altre forze dell'ordine, vigili del fuoco, protezione civile e altri. L'impegno per contestare le multe da parte dei colleghi è diventato insostenibile». 

È del resto la legge a prevedere l'esclusione di responsabilità per lo stato di necessità determinato da un pericolo attuale per la propria o l'altrui salute: «Secondo l'articolo 54 del Codice penale - conclude Ruggiero - non è punibile chi ha commesso il fatto (l'eccesso di velocità) per esservi costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato». Vi è poi la legge speciale 689/81 che stabilisce che non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell'adempimento di un dovere o nell'esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa. Se questa norma è valida anche per i privati cittadini che effettuano un soccorso per noi che facciamo questo per mestiere servirebbe più tutela». 

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