«Terra dei fuochi»: il report
del mese di maggio 2022

«Terra dei fuochi»: il report del mese di maggio 2022
Martedì 7 Giugno 2022, 14:33
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Anche per il mese di maggio si conferma il trend positivo del 2022, con una tendenza ormai pluriennale  alla diminuzione del numero di roghi di rifiuti nelle provincie di Napoli e Caserta, evidenziato dal confronto con i mesi di maggio del 2020 e del 2021: nel maggio 2020, che fu ancora mese di «lockdown», vi furono 161 eventi incendiari; nel maggio 2021, 128 roghi; in questo mese di maggio 2022, 102 incendi di rifiuti. Tuttavia il dato è in aumento rispetto ai mesi precedenti  con le avvisaglie di una stagione estiva che solitamente è la più funestata dal fenomeno; aumentano i roghi nei territori dei comuni costieri del Casertano, già cominciati nello scorso aprile, confermando la stagionalità del fenomeno e la sua forte connessione con il numero dei dimoranti . Gli incendi presso i campi rom sono stati il 7,5% del totale.

Anche nel mese di maggio si registra una relazione inversa – rispetto agli scorsi anni - fra il diminuire dei roghi e l’aumentare degli abbandoni: ciò perché l’azione di contrasto ai roghi da parte dell’apparato delle forze di polizia e del contingente militare «Terra dei fuochi» può essere efficace nella fase repressiva, ma non può rimuoverne le cause, che risiedono appunto in sversamenti e abbandoni sui quali può incidere soltanto un decisivo e complessivo miglioramento del ciclo dei rifiuti.

Il seguente grafico riporta roghi e abbandoni, e il trend vi appare chiaro. Da questo mese di maggio si è infine adottato un nuovo modello di controlli sul territorio «a sorpresa», sempre concentrati sulle attività di trasporto abusivo e scarico di rifiuti, ovviamente senza trascurare le attività e le filiere produttive. Oltre agli ottimi risultati ottenuti nel controllo e nel sequestro di veicoli e nel controllo delle persone, così come riportati dalla consueta tabella recante i dati di rilievo, si evidenzia ancora il rilevantissimo incremento delle sanzioni, più che decuplicate da un anno all’altro, testimonianza di una attività di contrasto e prevenzione che si fa sempre più incisiva.

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