L'Unione Industriali di Napoli a Ottaviano: patto sui fondi per le pmi

Nuovo accordo con la Banca Popolare Commerciale

L'Unione Industriali di Napoli a Ottaviano
L'Unione Industriali di Napoli a Ottaviano
di Francesco Gravetti
Giovedì 20 Luglio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 21 Luglio, 07:59
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Da Palazzo Partanna all'ombra del Vesuvio, fino a raggiungere tutti i territori della Città metropolitana di Napoli per intercettare nuove esigenze, tenere vivo il dialogo con le realtà locali, stimolare iniziative. E proprio in questa ottica, nasce un accordo con la Banca Popolare Commerciale destinato ad offrire nuove opportunità di investimento e condizioni vantaggiose. L'Unione Industriali si sposta a Ottaviano per illustrare la convenzione con una banca ma anche per avviare una diversa modalità di confronto con la base associativa, finalizzata a rafforzare la partecipazione degli iscritti alla vita dell'associazione. Si è tenuto, infatti, nell'aula magna dell'Isis De' Mediciil primo consiglio direttivo itinerante del gruppo della piccola industria, presieduto da Guido Bourelly: altri ne seguiranno nei prossimi mesi proprio per rafforzare il legame con i territori. 

Per l'occasione, è stato illustrato l'accordo che l'associazione guidata da Costanzo Jannotti Pecci ha siglato con la Banca Popolare Commerciale. «Si tratta di condizioni particolarmente competitive, che ci hanno spinto ad aderire con convinzione», ha spiegato Jannotti Pecci, che si è soffermato sui «finanziamenti con formula variabile, che possono essere d'aiuto in un periodo in cui la Bce fa scelte discutibili».

Il presidente ha sottolineato l'importanza strategica della piccola e media industria: «Su 160mila aziende aderenti all'Unione Industriali, il 93% è rappresentato da Pmi, segno che stiamo parlando della spina dorsale dell'associazione».

Poi, i numeri dell'organismo napoletano: «Negli ultimi due anni le adesioni sono raddoppiate, l'obiettivo è arrivare a mille nuove adesioni nel 2024». In questo scenario si inserisce anche la costituzione dei nuovi Raggruppamenti Territoriali di Unione Industriali Napoli. Si tratta di organismi nati per agevolare il dialogo tra le imprese e gli enti locali, oltre che per consolidare le strategie dell'Unione per la promozione economica e sociale dell'area. La convenzione, illustrata dal direttore generale della banca Bonaventura Merolla e dalla dirigente Tiziana Bruno, prevede, tra l'altro, finanziamenti per la liquidità, gli investimenti e lo smobilizzo dei crediti delle imprese a condizioni vantaggiose, commissioni a costi ridotti, accelerazione dei tempi di delibera della concessione dei finanziamenti.

«Sono fiera, orgogliosa e fiduciosa. La convenzione porterà reciproci vantaggi, si tratta dell'inizio di un cammino condiviso», ha detto la presidente di Banca Popolare Commerciale, Giuseppina Nappo. Nato nel 1991 come Banca Popolare Vesuviana, l'istituto è diventato nel 2022 società per azioni e oggi conta 2500 soci con oltre 9milaclienti. Ha quattro sedi: San Giuseppe (dove ci sono uffici direttivi), Striano, Nola e Napoli, con altri uffici al Cis di Nola.

Merolla e Bruno hanno anche evidenziato la crescita dell'istituto di credito nel corso degli ultimi anni, con un +15% di raccolta: «Il nostro è un modello di business resiliente, che fa della vicinanza al territorio e della capacità di ascolto i suoi punti di forza». Poi, un ringraziamento da parte di Tiziana Bruno al direttore generale dell'Unione Industriale Napoli, Francesco Benucci, con il quale è iniziato il percorso che ha portato alla firma della convenzione.

Ed è sul futuro dell'associazione che ha la sua sede a Palazzo Partanna che si è soffermato Guido Bourelly, a capo del gruppo Piccola Industria: «Stiamo lavorando per accrescere in tutti gli associati la cultura finanziaria. Io sono convinto che essa può portare indubbi vantaggi alle piccole e medie imprese. In questa ottica, la convenzione con la banca è opportuna per le particolari condizioni di accesso ai prodotti e servizi e per la celerità dei tempi di risposta».

Carlo Palmieri, vicepresidente dell'Unione con delega al credito e al fisco ha tuttavia aggiunto che «saranno messe sempre al centro le esigenze delle aziende, anche con una critica costruttiva e una forma di messa alla prova della convenzione firmata». In sala, molti imprenditori vesuviani. Anche con loro è attivo da tempo il dialogo dell'Isis De' Medici, l'istituto alberghiero che ha ospitato l'incontro: «Siamo una scuola che sa confrontarsi con tutte le realtà capaci di far crescere i nostri ragazzi offrendo loro le giuste opportunità», ha detto il dirigente scolastico Vincenzo Falco

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