Cento "super-manifesti" per dire sì alla vaccinazione

Cento "super-manifesti" per dire sì alla vaccinazione
Sabato 17 Ottobre 2015, 20:09 - Ultimo agg. 20:22
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Lunedì prederà il via l’iniziativa messa in campo dall’Ordine dei Medici di Napoli per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza delle vaccinazioni. Saranno più di 100 i manifesti (6 metri per 3) che saranno affissi a Napoli con uno slogan semplice e molto efficace: «La vaccinazioni, un patto tra generazioni». Per il presidente Silvestro Scotti è infatti arrivato il momento di una seria presa di coscienza, «siamo molto preoccupati – spiega - per quello che potrebbe avvenire nei prossimi mesi e negli anni a venire se non ci sarà una decisa inversione di tendenza». A preoccupare i medici napoletani è l’attacco mediatico che sta gettando discredito su questo importante strumento di prevenzione. Informazioni spesso approssimative e falsi miti, soprattutto sui social, creano moltissimi timori e inducono i cittadini a rinunciare alle vaccinazioni. Un richiamo all’area medica e alle professioni sanitarie. Silvestro Scotti riprende anche il comportamento di quanti «predicano bene e poi razzolano male». «L’area medica – spiega - ha una grossa responsabilità. Troppi medici si sottraggono alle vaccinazioni e in questo ci vedo anche una responsabilità che parte dalla formazione universitaria. Prima per iscriversi a Medicina, se necessario, ci si doveva vaccinare contro la tubercolosi, oggi la questione “vaccino” non è più neanche presa in considerazione. Il giovane studente che si sta formando all’area medica e comunque in tutte le professioni sanitarie, non può non essere indotto a vaccinarsi.
Parlo di vaccini stagionali ma anche altri come per lo pneumococco, la varicella e lo zoster». Le responsabilità della politica Il leader dei medici punta il dito anche contro il clima di sfiducia che si sta venendo a creare nei confronti della Sistema Sanità nel suo complesso, un clima dettato anche da scelte non sempre “illuminate” da parte della politica. «Se il cittadino non si fida più del medico, non si fiderà neanche delle prescrizioni del ministero della Salute», dice Scotti. Il 3 novembre inizia la campagna vaccinale antinfluenzale. I timori, ingiustificati, dello scorso anno hanno raddoppiato la mortalità e le complicanze legate alle virosi di stagione. Per non parlare del fatto che con l’abuso di antibiotici e quindi con l’aumento delle resistenze batteriche stiamo andando incontro alla tempesta perfetta. Tra gli esempi portati da Scotti, quello sul vaccino antinfluenzale: «Una risorsa preziosissima che non può causare problemi al paziente, grande o piccolo che sia. Il problema – prosegue – è che oggi molte delle malattie debellate proprio con i vaccini non sono più percepite. La gente si chiede “per cosa dovrei vaccinarmi?”, senza pensare che la domanda non avrebbe neanche senso se anni a dietro milioni di persone in tutta Europa non si fossero vaccinate».
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