David di Donatello, De Luca e Manfredi elogiano Napoli e la Campania

David di Donatello, De Luca e Manfredi elogiano Napoli e la Campania
Mercoledì 4 Maggio 2022, 09:55 - Ultimo agg. 13:33
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«Lo straordinario successo del cinema napoletano ai David di Donatello - suggellato in primis dai premi conferiti ad Antonio Capuano, Paolo Sorrentino, Silvio Orlando, Eduardo Scarpetta, Teresa Saponangelo, Daria D'Antonio, Leonardo Di Costanzo, Valia Santella e Bruno Oliviero - conferma la forza dei nostri talenti, ma è anche il frutto della creazione di una “fabbrica dei sogni” che va consolidata nella sua capacità industriale. E Napoli ne è sempre più il motore.

Su questo fronte, il Comune sta infatti intensificando gli sforzi amministrativi avviati negli anni scorsi con l'Ufficio Cinema per sostenere le produzioni audiovisive in grado di promuovere l'immagine della città in giro per il mondo. Stiamo lavorando ad una semplificazione amministrativa nonché ad una programmazione culturale che renda la città ancora di più attrattiva». Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

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«I dati del settore - secondo il primo cittadino - sono esplicativi dei risultati raggiunti e delle potenzialità da sfruttare. Come evidenziano la crescita delle produzioni e la testimonianza diretta degli operatori del comparto, la capacità di venire incontro alle esigenze delle produzioni ha inciso positivamente sulla scelta sempre più frequente della location Napoli, preferenza in parte dettata da esigenze creative, ma spesso soprattutto organizzative a cui la creazione dell'Ufficio ha dato una risposta superiore alla media nazionale.

Ne sono testimonianza anche le richieste di supporto pervenute da parte di altri Comuni per strutturare il proprio Ufficio Cinema secondo il modello partenopeo.

Questo cambiamento è visibile non solo nell'aumento quantitativo delle produzioni dal 2014 ad oggi (da una media di 100 all'anno ad una di 200 all'anno), ma anche nella crescita artistico/qualitativa dei progetti, nell'allungamento della durata media della programmazione di riprese in città e nella maggiore complessità delle lavorazioni sul set. Le produzioni più impegnative fissano a Napoli il “campo base” e gli uffici operativi non solo per brevi periodi ma per tutta la durata della lavorazione».

Secondo Manfredi «la ricaduta economica ed occupazionale di questa “fabbrica” è notevole: la maggiore durata temporale delle riprese e la maggiore portata economica delle produzioni generano infatti un indotto virtuoso ed incoraggiano l'utilizzo di personale e maestranze locali, oltre a contribuire su tutto il comparto della ristorazione, degli alloggi, della logistica per sartoria, trucco etc. Negli anni, grazie all'individuazione di prassi fluide ed alla regolamentazione delle procedure, si è verificato anche un incremento delle entrate provenienti da produzioni audiovisive, generate dal pagamento del servizio reso ai privati della polizia locale, del canone unico di occupazione suolo, delle tariffe di locazione per riprese in beni di proprietà comunale, dell'occupazione di aree di sosta a pagamento».

Anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha commentato la vittoria dei David «Una grandissima soddisfazione per il nostro cinema: ai David di Donatello primeggiano la Campania e Napoli. Stravincono “È stata la mano di Dio” e Paolo Sorrentino, miglior film e miglior regia, con la bravissima Teresa Saponangelo migliore attrice non protagonista (al Museo archeologico nazionale di Napoli abbiamo da poco inaugurato una mostra con gli scatti d'autore di Gianni Fiorito dedicata al film).

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Complimenti a Silvio Orlando, miglior attore protagonista, altra icona del nostro cinema, al giovane (ma con un'eredità artistica importante) Eduardo Scarpetta, miglior attore non protagonista in “Qui rido io” di Mario Martone. E poi, emozionante il premio alla carriera per Antonio Capuano. Carico di suggestioni “I fratelli De Filippo”, di Sergio Rubini, girato tra Napoli e la provincia di Caserta, e premiato per le musiche del maestro Nicola Piovani. Bravissimi tutti quelli che hanno contribuito a questo straordinario successo. È l'ennesima conferma che i grandi investimenti voluti e realizzati dalla Regione Campania in questi ultimi anni nel cinema, così come in tutto il settore della cultura, premiano i talenti artistici, creano occupazione di qualità e contribuiscono a valorizzare il nostro enorme patrimonio culturale», conclude De Luca.

L'ex primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris non ha mancato di esprimere la propria soddisfazione, «Il successo di Napoli con i David di Donatello dimostra quanto sia forte lo stupendo giacimento culturale che è la nostra città. Le artiste e gli artisti napoletani sono grandi in talento, creatività, professionalità e talvolta genialità. Sono orgoglioso soprattutto dei giovani, donne e uomini della cultura che ho apprezzato ed attraversato soprattutto nei miei dieci anni di sindaco. Quando Napoli primeggiava solo per Gomorra, mentre da anni invece stravince per la sua offerta culturale plurale. Tanto da diventare primo set cinematografico all'aperto d'Italia.

 

Ci abbiamo sempre creduto, anche in direzione ostinata e contraria. Quando la politica faceva pagare occupazione di suolo pubblico agli artisti di strada oppure ostacolava anche le produzioni televisive e cinematografiche, oppure operava solo per occupare la cultura per un consenso peloso e non sostenerla come strumento di liberazione di coscienze e menti. Fiero anche che in questi dieci anni di riscatto della città, Napoli sia stata la prima città d'Italia per crescita culturale e turistica e che tantissimi successi siano maturati in anni in cui abbiamo scommesso su Napoli e i suoi talenti mentre la città e il suo popolo venivano mortificati dal circuito mediatico-politico dominante. Complimenti, quindi, alle persone che hanno ottenuto il meritato riconoscimento e grazie di cuore in chi crede nella cultura come lavoro (duro e difficile) e come emancipazione delle comunità popolari».

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