Napoli, il comune premia il «Una città da sentire» dell'agenzia Agrelli&Basta

Il comune di Napoli decide di premiare l'agenzia Agrelli&Basta per il video <<Una città da sentire>>

premiazione OpenArtAward2023
premiazione OpenArtAward2023
Sabato 10 Giugno 2023, 16:03
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«Una città da sentire», il video realizzato dall'Agrelli&Basta, da uno spaccato su una delle particolarità di Napoli: i rumori. Napoli è innanzitutto suoni, con una fonetica unica in tutto il mondo, e ciò ha convinto il Comune di Napoli, in occasione OpenArt Award 2023, di premiere l'agenzia con la Targa D'oro.

Il riconoscimento è stato consegnato dall’assessore comunale alle Politiche giovanili e al Lavoro Chiara Marciani al creativo e pubblicitario Claudio Agrelli presso l’Institut Français Napoli - Palazzo Il Grenoble, dove si è tenuta la nona edizione della manifestazione OpenArt Award, alla quale hanno partecipato 150 agenzie da tutta Europa con circa 1400 progetti pervenuti. «Il video è un vero e proprio racconto dove le immagini, le inquadrature attentissime, il montaggio non invasivo e la colonna sonora gradevole e delicata descrivono in modo elegante la nostra città», ha commentato l’assessore Marciani. «Un vero spot oltre che per l'azienda committente, anche per la città di Napoli».

Claudio Agrelli afferma: «La sfida ci è stata posta da L’Acustica, la rete di centri audioprotesici che figura tra le principali realtà italiane nel settore dell’hearing care, per la sua prima campagna di branding che è stata declinata su più mezzi, Outdoor, Social media, Tv. Questo video sottolinea i suoni di Napoli come città-simbolo da vivere e ascoltare. L’headline «Una città da sentire» infatti strizza l’occhio ad una «Una Milano da bere», famoso slogan anni ‘80, ma con un altro sentiment.

Perché Napoli non ti soddisfa mai del tutto, ti dà sempre modo di assaporare qualcosa di nuovo. E se è vero che una persona su cinque ha problemi di udito, vale la pena farsi un controllo. Tecnicamente ogni scena è accompagnata da una parola, impressa in un cartello e divisa in sillabe, come da grammatica napoletana, cadenzando le immagini di una ricercata regia e suoni sapientemente catturati da un fonico».

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