L’università degli studi di Napoli “Parthenope” ha conferito oggi il dottorato di ricerca in “Economia, statistica e sostenibilità” al professor Panos M. Pardalos, distinguished professor e Paul and Heidi Brown preeminent professor al dipartimento di Industrial and systems engineering dell’università della Florida e direttore del “Center for Applied Optimization”.
«Poter conferire oggi ad un’alta personalità della comunità scientifica questo titolo – ha sottolineato il rettore Antonio Garofalo nei suoi saluti istituzionali – è motivo di orgoglio per il nostro Ateneo. I temi di ricerca a cui il professor Pardalos ha rivolto la sua attività di studi dimostrano il suo impegno a contribuire con gli strumenti della matematica allo sviluppo di settori della società sempre più rilevanti che hanno numerosi punti in comune con le linee di ricerca affrontate dal nostro Ateneo e che caratterizzano il dottorato di ricerca in Economia, statistica e sostenibilità».
«Ricevere il dottorato è un grande onore per me – ha dichiarato il professor Pardalos - L'Università Parthenope in Italia e in Europa ha una solida reputazione accademica e si distingue per la dedizione all'innovazione e alla ricerca.
Nella sua Laudatio il professor Francesco Busato, coordinatore del dottorato di ricerca in Economia, statistica e sostenibilità – ha sottolineato il contributo fondamentale dato dallo scienziato nei settori del controllo dell’impatto ambientale, della gestione del mercato dell’energia e dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la sostenibilità del pianeta. La professoressa Francesca Perla, ordinaria di Metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie, ha infine motivato il conferimento del dottorato di ricerca al professor Pardalos, «con il quale – ha sottolineato – condivido la stessa passione per le applicazioni della matematica, e, più recentemente, dell'intelligenza artificiale, a problemi reali di economia e finanza, oltre ad avere un lungo rapporto di amicizia, stima e collaborazione».
Il professor Panos Pardalos, nella sua lectio magistralis, ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale e l’aiuto che può dare alla sostenibilità ambientale. «Un esempio – ha spiegato il professore - sono gli algoritmi di intelligenza artificiale che analizzano i dati da una varietà di fonti, come sensori, stazioni meteorologiche, ecc., per ottimizzare l'utilizzo delle risorse di energia, acqua e terra, oltre a ridurre gli sprechi. Le smart grid alimentate dall'intelligenza artificiale, ad esempio, possono bilanciare l'offerta e la domanda di elettricità in tempo reale, con conseguente riduzione delle emissioni di carbonio e dei costi».
«Inoltre - ha proseguito Pardalos - l'intelligenza artificiale può essere utilizzata per monitorare l'ambiente esaminando i dati provenienti da varie fonti come immagini satellitari, dati sulla qualità dell'aria e dell'acqua per anticipare problemi ambientali come la deforestazione, gli incendi o l'inquinamento dell'acqua. Un altro ambito in cui l'intelligenza artificiale fornisce strumenti rilevanti è quello delle pratiche agricole sostenibili. Gli algoritmi di intelligenza artificiale consentono di analizzare i dati delle colture per determinare i tempi ottimali di semina e raccolta, ridurre il consumo di acqua e migliorare la resa delle colture. Inoltre, l'intelligenza artificiale può rilevare precocemente malattie e parassiti, con conseguente miglioramento delle misure di prevenzione e controllo. Ad esempio, i dati satellitari sono stati utilizzati per rilevare i cambiamenti nella clorofilla nelle piante e nelle alghe nel mare, che è essenziale nella catena alimentare».
Il professor Panos M. Pardalos ha svolto attività di ricerca e realizzato applicazioni e brevetti nei campi della Global Optimization, del Mathematical Modeling, e delle Data Sciences. È riconosciuto caposcuola a livello internazionale: trentesimo nella classifica dei World’s Best Mathematics Scientists, tra i “100 top scientists” di Computer Science, membro di prestigiose accademie, editor di prestigiose riviste, direttore di rilevanti programmi e prestigiosi centri di ricerca. Nella sua vasta produzione – più di 500 articoli su riviste, circa 200 contributi in volumi, 20 libri di risonanza internazionale (tra cui risalta l’Enciclopedia dell’ottimizzazione) – si trovano contributi fondamentali anche sui temi del controllo dell’impatto ambientale, della gestione del mercato dell’energia e dell’intelligenza artificiale. Preziosa è stata l’attività didattica con effetti di diffusione culturale: suoi sessanta studenti di dottorato svolgono attività di docenza universitaria in varie parti del mondo.