«Un posto nel Consiglio comunale di Napoli per le donne vittime di femminicidio»

La proposta del Pd nell'Aula di via Verdi

La panchina rossa alla Sanità
La panchina rossa alla Sanità
di Luigi Roano
Martedì 12 Dicembre 2023, 13:00 - Ultimo agg. 13 Dicembre, 11:18
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Un posto occupato dalle donne vittime di femminicidio nel Consiglio Comunale di Napoli, un posto per tutte quelle vite spezzate dalla  violenza e dalla mano criminale di un uomo. Questa la proposta  contenuta nell'ordine del giorno che la consigliera del Partito  Democratico Mariagrazia Vitelli, presenterà domani nella riunione del Consiglio comunale. «Proporrò questo gesto di forte valore simbolico avendo accanto la  madre di una vittima di violenza - spiega Vitelli - per un momento che  rafforzi la politica abbracciata con concretezza e convinzione dall'amministrazione Manfredi. Dalla riapertura dei centri anti violenza ai tirocini destinati alle vittime, abbiamo testimoniato in  questi due anni uno sforzo concreto per dare sostegno e coraggio a chi  denuncia e a chi ha subito», racconta la Vitelli.

La Consigliera vorrebbe - tuttavia - ancora maggiore impegno da parte dei rappresentatnti delle Istituzioni. «La mobilitazione di questi giorni,  seguita alla morte della povera Giulia Cecchettin, ci impone altri  gesti di importante valore educativo, con un alto impatto in termini  di sensibilizzazione». Per questo Vitelli propone l'adesione organizzata e concordata del Consiglio alla campagna del “Posto occupato", un progetto che a  livello nazionale ha già raccolto un forte sostegno istituzionale: «Si  tratta di scaricare una locandina, stampabile sul sito  postoccupato.org,  e occupare qui un posto che ciascuno di noi riserva  simbolicamente a una donna vittima di femminicidio che avrebbe potuto  o voluto essere lì.  Un posto che vogliamo offrirgli per sempre,  affinché la quotidianità non lo sommerga.

Perché mai come quest'anno,  la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile  contro le donne deve segnare una svolta nelle coscienze e nella  cultura».

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