De Luca protesta a Roma, Manfredi si tiene alla larga: «Io sindaco del dialogo»

Il caso della manifestazione contro il governo

Manfredi e De Luca con l'ex prefetto di Napoli Palomba
Manfredi e De Luca con l'ex prefetto di Napoli Palomba
di Luigi Roano
Venerdì 16 Febbraio 2024, 00:00 - Ultimo agg. 15:00
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Il governatore Vincenzo De Luca e il sindaco Gaetano Manfredi stanno nello stesso campo politico, il centrosinistra, ma con due modi di interpretarlo agli antipodi. E - infatti - oggi l’ex rettore non sarà in piazza a Roma al corteo anti-ministro per il Sud Raffaele Fitto e anti-governo.

Una mossa che segna l’ennesima cesura su un rapporto che tra i due non è mai stato lineare, ha sempre avuto traiettorie opposte e contrarie: quello che ha retto, se anche tra mille polemiche, è il dialogo istituzionale. Il canovaccio sarà lo stesso anche da domani? I dubbi a Palazzo San Giacomo al riguardo sono tanti. In Comune il post piazza romana del governatore se lo immaginano, guardando al rapporto con l’ente di Santa Lucia, più ruvido e freddo di quanto non lo sia stato in questi primi due anni. La speranza è che non sia vendicativo. Ma - questo trapela - a nessuno tremano le gambe tanto meno a Manfredi. 

Scontri ci sono già stati con De Luca sulla distribuzione dei fondi basti pensare al San Carlo e a quelli per la cultura giusto per fare un esempio. La non presenza di Manfredi è un grosso tema così a chi chiede conto di questo a De Luca il governatore risponde così: «Chiedetelo al sindaco di Napoli» e l’ex rettore non si lascia pregare: «La linea del sindaco Manfredi fanno sapere dal Comune - espressa e praticata più volte, è non personalizzare la questione su temi delicati per la vita amministrativa». Per Manfredi è giusto partecipare alla manifestazione se può essere utile ad accendere i riflettori su determinate questioni e quella dei fondi per il sud lo è. L’auspicio - trapela dal Municipio - è evitare lo scontro istituzionale che può danneggiare i Comuni. Per Manfredi «la via maestra è il dialogo istituzionale col governo che sta producendo, nel caso di Napoli, ottimi risultati su diversi fronti quali i progetti di rigenerazione urbana, la rinascita dell’Albergo dei Poveri, i finanziamenti culturali e gli investimenti nelle infrastrutture». 

Gaetano Manfredi questo è, del resto non avendo nessuna tessera di partito in tasca può permettersi questa strategia, ovvero basata sull’ottenimento del risultato amministrativo più che di medagliette da appendere alla propria bandiera. Il sindaco in particolare con Fitto ha avuto scambi accesi però alla fine l’incontro c’è stato così come la Cabina di regia su Bagnoli presieduta dal ministro esplicitamente puntata sulla necessità di avere nuovi finanziamenti per completare le bonifiche e mettere mano alle infrastrutture dell’area ex Italsider. E - parola di Manfredi - Fitto è disponibile a mattere mano al portafogli. Già nel decreto che ridisegna il nuovo Pnrr di marzo dovrebbe arrivare un segnale forte per Bagnoli.

Retroscena nel retroscena, Manfredi - a quanto trapela - si sarebbe proposto come pontiere e mediatore tra De Luca e lo stesso Fitto, ma da parte di De Luca non sarebbero arrivati segnali in questa direzione. Alla base ci sarebbe anche qui una divergenza politica: De Luca vuole la spesa libera cioè pieni poteri sui fondi, il Governo invece la spesa dei fondi la vuole congiunta. Una partita amministrativa, ma anche politica dove De Luca si gioca moltissimo considerando che è in campagna elettorale perché lui con o senza terzo mandato e con o senza il consenso del Pd l’anno prossimo sarà in campo per le regionali. Oggi, per esempio la premier Meloni e Fitto firmeranno il patto sui fondi con la Calabria. Il passo successivo dovrebbe essere la Puglia di Michele Emiliano che dovesse accettare la spesa congiunta come proposto dal Governo, metterebbe di fatto De Luca in una situazione di isolamento, si romperebbe il fronte del sud. 

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Vincenzo De Luca però ha incontrovertibilmente ragione sul fatto che il governo è in ritardo sull’assegnazione dei finanziamenti ed è questa la carta amministrativa e politica che si gioca l’ex sindaco di Salerno. In questo contesto complesso e complicato si svolgerà oggi la manifestazione alla quale parteciperà anche l’Anci Campania guidata dal sindaco di Caserta e fedelissimo del presidente della Regione Carlo Marino con altri primi cittadini tra cui Clemente Mastella sindaco di Benevento. Una presenza di Palazzo San Giacomo tuttavia, ci sarà: si tratta dell’assessora al Turismo Teresa Armato del Pd. Rappresenterà il Comune ma anche il Pd che sarà presente con i suoi parlamentari alla manifestazione. In campo anche quelli del M5S. Attesa la presenza del numero uno dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, che sarà candidato alle Europee di primavera alla circoscrizione sud che con De Luca ha un buon rapporto. E i voti del governatore fanno gola a tanti. Uno scenario politico c’è anche per Manfredi, il sindaco ambisce alla presidenza dell’Anci, Decaro è in scadenza, che si deciderà dopo l’estate. E la presenza dell’Anci in piazza un po’ lo tormenta, la scelta di non esserci potrebbe nuocergli in proiezione quale successore di Decaro. Anche per questo Manfredi lancia il messaggio di «non personalizzare le questioni amministrative» perché al primo posto ci devono essere gli interessi dei Comuni. E per la presidenza Anci votano i sindaci di centro e di sinistra ma anche quelli di destra.