De Luca e Sangiuliano, scintille alla cena di Natale dell'Aci

Dal Sud ai fondi per la sanità, è duello a tutto campo

La premiazione del ministro Gennaro Sangiuliano
La premiazione del ministro Gennaro Sangiuliano
di Dario De Martino
Domenica 17 Dicembre 2023, 09:00
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Metti una sera a cena, allo stesso tavolo, Vincenzo De Luca e Gennaro Sangiuliano. Le scintille, visti gli ultimi screzi e lo sguardo lungo sulle prossime elezioni regionali, sono assicurate. Ed è andata proprio così. L'occasione è stata la cena organizzata a Pozzuoli dall'Automobile club Napoli per il tradizionale augurio di Natale. E allo stesso tavolo c'erano il governatore e il ministro della Cultura. In mezzo a loro il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il padrone di casa, il presidente dell'Aci Antonio Coppola, che ha organizzato la serata riuscendo a portare all'evento, oltre che numerosi protagonisti della vita pubblica napoletana, sia De Luca che Sangiuliano. Impresa non facile visto che, com'è noto, tra i due non scorre proprio buon sangue. E la conferma che il duello è aperto si è avuta proprio nella serata di venerdì.

Nel suo intervento, il governatore ha richiamato il suo appello alla pace per gli scenari di guerra in Ucraina e in medio oriente. Poi, entrando nei temi più vicini alla vicende nostrane, è tornato ad attaccare il governo sullo sblocco dei fondi sviluppo e coesione, battaglia che da oltre un anno il governatore porta avanti contro il ministro del Sud Raffaele Fitto, e per un riparto più equo del fondo sanitario nazionale.

I toni sono quelli a cui è abituato l'ex sindaco di Salerno: verso palazzo Chigi arrivano duri strali, proprio davanti all'unico rappresentante napoletano dell'esecutivo Meloni. Toni, d'altronde, ribaditi anche ieri: «Sul fondo nazionale dovremo fare la guerra. La Campania viene rapinata ogni anno di 300 milioni di euro tenendo conto dell'unico criterio dell'età anagrafica».

Sangiuliano ha ascoltato, ma quando è arrivato il suo turno, non ha fatto mancare la risposta dura al governatore, seppur nello stile del ministro della Cultura, senza mai citare De Luca e attraverso riferimenti storici. «All'inizio del novecento c'era un dibattito molto forte tra i meridionalisti. E Giustino Fortunato era sferzante nei suoi giudizi contro quei meridionali che si lamentano, vogliono, ma non usano quello che hanno a disposizione. Noi abbiamo miliardi di stanziamenti che non si riescono a mettere in moto. Il Sud deve essere serietà, esempio, ma anche grande umiltà», dice. Gli sguardi di tutti i presenti sono rivolti verso il ministro, ospite a cui è stata dedicata la conviviale dell'Aci. Solo De Luca non gira quasi mai la testa verso l'esponente del governo. Ma Sangiuliano non si ferma qui. Nel corso del suo intervento sottolinea, non a caso, gli impegni messi in campo dal ministero per la città. «Insieme al sindaco Gaetano Manfredi stiamo lavorando a tanti progetti per dare sostanza alla parola cultura», dice mettendo in evidenza la buona collaborazione che c'è con il Comune di Napoli. Non una parola, ovviamente, per la Regione Campania. E alla fine dell'intervento De Luca non si unisce agli applausi degli altri commensali all'intervento del ministro.

Insomma, una botta e risposta senza i toni diretti utilizzati altre volte negli scontri a distanza, ma comunque il faccia a faccia c'è stato e come. D'altronde De Luca non nasconde la sua ambizione al terzo mandato e Sangiuliano, che pure dichiara di voler «fare il ministro della Cultura anche nel secondo governo Meloni», resta comunque stuzzicato dall'idea di approdare a Palazzo Santa Lucia. E il clima non certo d'amore che si respirava tra i due è stato colto da quasi tutti i presenti: dal neo prefetto Michele Di Bari al procuratore generale emerito Luigi Riello (che ha ricevuto una targa dall'Aci) fino al cardinale Crescenzio Sepe, che ha chiuso la serata con la benedizione per gli ospiti. Momento a cui De Luca non ha partecipato, avendo lasciato prima la sala. Alla cena, intervallata dalle tradizionali note delle zampogne natalizie e dalle avvolgenti melodie del violino di Simona Sorrentino, hanno partecipato anche, tra i numerosi altri presenti, il presidente ed il segretario generale dell'Aci, rispettivamente Angelo Sticchi Damiani e Gerardo Capozza, il presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Campania Michele Oricchio e il presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo

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