Carabinieri Piacenza, il post choc del giornalista bergamasco: «Sono tutti meridionali predisposti a delinquere»

Carabinieri Piacenza, il post choc del giornalista bergamasco: «Sono tutti meridionali predisposti a delinquere»
di Antonio Folle
Giovedì 23 Luglio 2020, 17:45 - Ultimo agg. 20:33
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«Sei meridionali su sei. Ora qui nessuno dice che essere meridionale significa essere deliquente, ci mancherebbe. Va però ribadito che la predisposizione a delinquere e a fare del male è solitamente propria di chi nasce, cresce e si forma al sud». Questo è un passo del post choc lanciato sui social network da Daniele Martinelli, giornalista bergamasco che ha così commentato i fatti di Piacenza e l'arresto di sei carabinieri accusati di aver formato una vera e propria associazione a delinquere. Un post che in pochissime ore ha scatenato un vero e proprio putiferio, con migliaia di commenti negativi da parte di utenti indignati per considerazioni razziste nei confronti dei meridionali, tanto da costringere il giornalista a rimuovere il post.
 

 

E come in moltissimi casi del genere la "toppa" è peggiore del buco. Se nel primo post Martinelli si è lanciato in considerazioni dai tipici accenti lombrosiani e antimeridionali, infatti, nel secondo post ha ribadito che nelle forze dell'ordine spesso si annidano meridionali a caccia dello stipendio fisso. «Urge una riforma radicale del metodo di selezione - ha scritto - dei candidati a quello che sembra un rifugio soprattutto per Meridionali in cerca di stipendio fisso, più che una vocazione alla legalità e al patriottismo».

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È del tutto evidente che al giornalista d'inchiesta - come si autodefinisce sul suo sito -, ex inviato speciale del blog di Beppe Grillo ed ex collaboratore dello staff comunicazione dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle, sia sfuggito che nell'Arma dei Carabinieri, nella Polizia di Stato e nella Guardia di Finanza militano migliaia di meridionali che ogni giorno fanno onore alla propria divisa. 
 

Gli insulti rivolti a Martinelli non si sono fermati nemmeno dopo che il giornalista ha "corretto" il tiro. Anzi, in molti lo hanno accusato di non avere avuto il coraggio di sostenere le sue idee e di aver cercato facile visibilità attraverso un post sui social. Un atteggiamento che ricorda molto da vicino la vicenda del consigliere comunale di Pavia Niccolò Fraschini che, a fine febbraio scorso, in un post delirante affermava: «Noi lombardi veniamo schifati da gente che periodicamente vive in mezzo all'immondizia (napoletani et similia), da gente che non ha il bidet (francesi) e da gente la cui capitale (Bucarest) ha le fogne popolate da bambini abbandonati. Da queste persone non accettiamo lezione di igiene: tranquilli, alla fine di tutto questo, i ruoli torneranno a invertirsi». Salvo poi, ovviamente, ritirare il post e ritrattare le accuse infamanti che avevano suscitato rabbia e sdegno anche tra gli esponenti della sua stessa maggioranza nel consiglio comunale pavese. 

Salvo d'Acquisto, solo per citare un nome illustre, era un Carabiniere meridionale e napoletano.

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