Infanzia, ecco gli interventi del Pnrr per le scuole di Napoli

Il piano illustrato nella chiesa di San Severo al Pendino

Manfredi a San Severo al Pendino
Manfredi a San Severo al Pendino
di Alessio Liberini
Martedì 10 Ottobre 2023, 16:15 - Ultimo agg. 11 Ottobre, 07:27
3 Minuti di Lettura

I lavori partiranno già il prossimo mese, nel novembre 2023, e per l’estate del 2026 tutti gli edifici dovranno essere collaudati e riconsegnati al Comune di Napoli. Nel piano ci sono 28 tra asili nido e scuole dell'infanzia. L’imponente programma di riqualificazione, sovvenzionato dal Pnrr, tocca ben dieci Municipalità, passando dal quartiere Pianura fino a Ponticelli.  

«Si tratta del più grande intervento sulle scuole mai fatto in città» spiega il sindaco Gaetano Manfredi presentando i progetti ammessi a finanziamento del ministero dell'Istruzione nell'ambito delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il mastodontico programma di rigenerazione edilizia gode di un finanziato complessivo di circa 83 milioni e mezzo di euro. A cui si aggiungono altri 11 milioni, provenienti dal Fondo Opere Indifferibili, stanziati dal ministero dell'Economia e delle Finanze per fronteggiare l'aumento dei costi dei materiali da costruzione. Per un totale complessivo di 95 milioni di euro.  

Il piano, illustrato oggi nella chiesa di San Severo al Pendino dove è stata inaugurata la mostra "Napoli: Le Scuole per la Città" in cui sono esposti i rendering dei lavori che resteranno visibili al pubblico almeno per i prossimi dieci giorni, prevede chiaramente il necessario trasloco temporaneo dei piccoli studenti iscritti negli istituti interessati dai lavori. Si tratta di ben 604 bambini che saranno ospitati in 19 strutture alternative, tra succursali, beni confiscati e edifici comunali ripristinati da Palazzo San Giacomo grazie ad uno specifico piano realizzato con 3 milioni e mezzo di euro del bilancio dell'ente. Per il trasferimento di arredi e suppellettili, nelle sedi che ospiteranno gli alunni durante i lavori, verrà sfruttato il ponte della festività di Ognissanti.

«È stato fatto un grande lavoro di progettazione e concertazione con le Municipalità e di organizzazione delle fasi transitorie per garantire la continuità del servizio». Precisa il primo cittadino ricordando che si tratta «di un'occasione storica che ci consentirà di rifunzionalizzare tutte le strutture scolastiche interessate, garantire più sicurezza perché ci sono molti adeguamenti antisismici, interventi strutturali e impiantistici. Riteniamo che il primo passo sia per garantire una buona frequenza scolastica sia per avere strutture sicure e accoglienti».

Al taglio del nastro del roadshow, i cui progetti sono stati esposti in anteprima dal responsabile dell'Area Edilizia Scolastica del Comune Alfonso Ghezzi, hanno presenziato anche l’assessora comunale all'Istruzione e alle Famiglie Maura Striano, il Presidente della Commissione consiliare Istruzione e Famiglia Aniello Esposito, il Capo di Gabinetto del ministero dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Recinto, il Capo di Gabinetto del Comune di Napoli Maria Grazia Falciatore e  il direttore dell'Ufficio scolastico regionale della Campania, Ettore Acerra.

Video

«Questi progetti - ha chiarito l’assessora Striano - ci consentiranno di avere scuole innovative e all'avanguardia ma soprattutto sicure dal punto di vista dell'efficientamento sismico ed energetico: i lavori devono terminare entro il 2025 per poi chiudere i collaudi prima dell'estate 2026».

«Il Comune di Napoli - ha invece ricordato il Capo di Gabinetto del dicastero, Giuseppe Recinto -  ha saputo investire molto bene queste risorse del Pnrr sia su asili che su altri investimenti. Si sta sviluppando l'idea di scuola che non è solo un contenitore ma è un luogo sicuro, inclusivo, dove gli studenti possono sviluppare la loro personalità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA