Ucraina, de Magistris teorizza la fine del conflitto: «Né con Putin né con la Nato»

Ucraina, de Magistris teorizza la fine del conflitto: «Né con Putin né con la Nato»
Giovedì 10 Marzo 2022, 16:12 - Ultimo agg. 26 Marzo, 06:08
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Nesun passo in avanti dopo l'incontro in Turchia: i due ministri degli Esteri Serghei Lavrov (Russia) e Dmytro Kuleba (Ucraina) si accusano l'un l'altro senza arrivare a una mediazione concreta.

Continua così l'offensiva militare da parte della Russia sotto comando del suo presidente Vladimir Putin.

La guerra è ormai vicino all'Europa e molti si interrogano su quali siano gli obiettivi del capo del Cremlino.

Cosa vuole davvero Putin?

Per il presidente russo, l'Ucraina moderna è stata interamente creata dalla Russia comunista mentre ora rappresenta uno stato fantoccio, controllato dall'Occidente. I suoi piani di lungo di periodo per la nazione del premier Zelensky restano sconosciuti.

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Ma la Russia non è solo concentrata sull'Ucraina e chiede che la Nato ritorni ai suoi confini precedenti al 1997.

Putin vuole che la Nato rimuova le sue forze e le infrastrutture militari dagli stati membri che hanno aderito all'alleanza dal 1997 e che non schieri armi d'attacco vicino ai confini della Russia.

Tra le richieste di sicurezza che ha formulato agli americani e alla Nato, non c’è infatti solo la neutralità dell’Ucraina, ma anche la rimozione degli assetti militari dell’Alleanza dagli ex Paesi del Patto di Varsavia, ora membri della Nato: Polonia, Paesi Baltici, Romania. Una smilitarizzazione di fatto. 

Se è vero che Matteo Salvini è stato deriso per essere stato un fan di Putin, molti hanno storto il naso sentendo le parole di Luigi de Magistris, il quale ha detto: «Se davvero si vuole la tregua, il cessate il fuoco, l'accordo e poi la pace, si deve trovare l'intesa su alcuni punti che non mi sembrano inaccettabili per nessuno. L'Ucraina diviene Stato neutrale, fuori dalla Nato, ponte tra Occidente ed Oriente e culla di una nuova era di stabilità e sicurezza in Europa.

Eliminazione dal territorio di tutte le milizie paramilitari di evidente ispirazione nazista. Autonomia ed autodeterminazione dei territori del Donbass e della Crimea». 

Questo è quanto ha scritto sui social l'ex sindaco di Napoli, fondatore e presidente del movimento politico Dema. «Su questi punti - si poteva e doveva trovare l'accordo già prima ed evitare la guerra. Ora è però più difficile trovare un accordo perché a Putin, incattivito, potrebbe non bastare e potrebbe pensare di ottenere ulteriori territori nel sud-est dell'Ucraina, fino ad ipotizzare la destituzione del governo ucraino o addirittura la scomparsa dello Stato stesso, con annessione ed unione tra il popolo russo e quello ucraino»

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