“Ri-Scatti”, la mostra del primo giornale no profit italiano Scarp De’ Tenis

La mostra è prevista per martedì 20 giugno, dalle 9:30 alle 14:30 nella sede della redazione in via Pietro Trinchera

La locandina dell'evento
La locandina dell'evento
Mercoledì 14 Giugno 2023, 12:25
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Una mostra fotografica dal titolo“Ri-Scatti”organizzata dalla redazione partenopea del giornale nazionale Scarp De’ Tenis composta da venditori/redattoridi strada e gestita dalla cooperativa La Locomotiva Onlus. L’iniziativa si terrà martedì 20 giugno, dalle 9:30 alle  14:30, all’interno della sede della redazione del giornale sita in via Pietro Trinchera a Napoli.

La redazione di Scarp De’ Tenis può contare, sin dalla sua nascita, sul supporto della Caritas di Napoli. «La mostra è stata intitolata “Ri-scatti” per fare riferimento ad una parola chiave del progetto Scarp De’Tenis, ovvero: riscatto. L’iniziativa è nata grazie alla maturazione di una competenza che i redattori hanno acquisito durante questo percorso di reinserimento sociale e lavorativo. Non a caso, i venditori/redattori durante le attività inerenti al progetto, hanno imparato a scattare foto, in base ad un metodo specifico, per promuovere vendite e altri eventi organizzati dalla redazione», spiega la coordinatrice Mena Severino.

Scarp De’Tenis, il primo giornale di strada no profit italiano, è nato a Milano nel 1995 da un’idea di Pietro Greppi, sostenuta e sviluppata dalla Caritas Ambrosiana.

Nel corso degli anni, l’esperienza di Scarp si è affermata e diffusa in diverse realtà territoriali italiane e conta 10 redazioni in tutta Italia: Milano, Torino, Genova,Vicenza, Verona, Como, Modena, Rimini, Firenze,Salerno, Catania e, ovviamente, Napoli.

 

Per la fase di start up il progetto è stato gestito dalla Caritas diocesana di Napoli che lo ha successivamente affidato alla cooperativa sociale La Locomotiva. La Locomotiva prevede servizi di accoglienza rivolti a minori e adulti disagiati in cui l’obiettivo è emancipare i beneficiari dallo stato di bisogno. Per questa ragione il progetto è stato pensato sviluppando due aree definite: l’area educativa e l’area giornale dentro le quali, la produzione, la diffusione e la vendita del mensile sono strumenti utili alla sperimentazione di un percorso lavorativo protetto. Attualmente la redazione di Napoli accoglie 8 utenti, 2 donne e 6 uomini di età compresa fra i 45 e i 65 anni.

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