«Dirittiminori – I bambini alla guerra», a Napoli parte il XV Festival del Cinema dei Diritti Umani

Saranno 37 i film, brevi e lunghi, candidati al Festival del Cinema dei Diritti Umani e scelti tra gli oltre 200 provenienti da 55 Paesi e ispirati dalle lotte di popoli, minoranze ed individui per la tutela dei Diritti Universali.

La conferenza stampa di presentazione
La conferenza stampa di presentazione
Lunedì 13 Novembre 2023, 15:00
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Bambini. Bambini come quelli ucraini finiti d’un tratto al centro di una guerra che, secondo le Ong e le organizzazioni umanitarie internazionali, sono «al limite» quando non addirittura «rapiti come bottino di guerra» dalle forze russe. O bambini che nel conflitto ci sono sempre stati, come quelli che abitano la Striscia di Gaza al centro di una nuova recrudescenza del conflitto israelo-palestinese. Bambini ancora vittime di un mondo globalizzato che disegna flussi migratori insostenibili, come insostenibile è la vista delle 35 piccole bare che ospitano i sogni spezzati delle giovanissime vittime di Cutro. E, ancora, bambini colpevoli di trovarsi nel mezzo del conflitto Stato-Camorra o di essere figli degli oppositori del regime militare argentino degli anni Settanta, i desaparecidos, e in quanto tali strappati alle madri appena nati.

Ci sono proprio loro, i bambini (e gli adolescenti) al centro della XV edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Appuntamento ormai consolidato nel panorama cittadino e nazionale, il Festival giunge all’edizione 2023 con il titolo di «Dirittiminori – I bambini alla guerra» chiarendo sin da subito che, nel «disastroso» Pianeta che esce fuori da fenomeni globali di vasto impatto come cambiamenti climatici, guerre e pandemie, è necessario porre l’attenzione sul futuro del Pianeta stesso, ossia su quei ragazzi che ad oggi sono privati del loro diritto fondamentale: quello di crescere, sognare, giocare e progettare la propria vita.

«Il nostro Festival, in passato, non si è sottratto alla silenziosa angoscia del Covid e ha affrontato le gravi contraddizioni della guerra russo-ucraina ai confini d’Europa aprendo il dibattito coi protagonisti. Quest’anno accetterà ancora una volta il confronto su temi urgenti ed attuali come quelli della violenza con cui vengono trattati bambini e adolescenti che, alle varie latitudini di questo mondo, sono coinvolti nei conflitti militari e civili che contraddistinguono il nostro tempo», spiega il coordinatore del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, Maurizio Del Bufalo.

«A questi minori – aggiunge – dedicheremo un’ampia riflessione partendo, come da consuetudine, da storie vere vissute in terre lontane, raccontate da testimoni di prima fila, fino a giungere alle nostre regioni europee ed italiane per aiutarci a meditare sulle condizioni inumane in cui sono destinati a crescere, a vivere (e a morire prematuramente) quelli che chiamiamo ‘i nostri figli, i nostri nipoti’»

 

Anche per la XV edizione la manifestazione interesserà per due settimane il territorio cittadino.

Alle proiezioni del concorso cinematografico ospitate nell’Aula delle Mura Greche della sede dell’Università Orientale di Napoli di Palazzo Corigliano (piazza San Domenico Maggiore, Napoli), si affiancheranno una serie di Eventi Internazionali, dedicati alle vicissitudini dei minori a rischio e in sofferenza, nello Spazio Comunale Piazza Forcella (via della Vicaria Vecchia, 23). Ognuno di questi Eventi, accompagnati ed introdotti da filmati ed audiovisivi tematici, sarà animato come da formula ormai rodata del Festival, da protagonisti ed esperti, esponenti istituzionali e/o provenienti dalla società civile.

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