Musei sempre più vivi: da Edi Global Forum il manifesto della cultura per il cambiamento sociale

I partecipanti sono stati chiamati ad un confronto sul ruolo che musei e istituzioni sono chiamate ad assumere oggi e nel prossimo futuro

Realtà Virtuale
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Mercoledì 29 Novembre 2023, 11:20
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Musei non più solo come luoghi che valorizzano e conservano il patrimonio culturale, ma spazi attivi e dinamici che sviluppano e implementano nuovi modi per vivere il futuro, collocandosi al crocevia tra arte, cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia.

Sarà un documento ad hoc, un Manifesto per il Social Change, a sintetizzare il dialogo che ha visto protagoniste oltre 190 istituzioni nel corso di Edi Global Forum, il progetto ideato e sviluppato da Fondazione Morra Greco con il contributo di Regione Campania.

Giunto alla sua seconda edizione, Edi Global Forum nasce come uno spazio per favorire sinergie sul tema dell’education in ambito culturale e artistico.

L’evento ha coinvolto i rappresentanti dei dipartimenti di didattica e learning di istituzioni internazionali, contribuendo anche alla creazione di relazioni tra operatori del settore, attori sociali e in generale tutto l’ampio ecosistema che ruota attorno alle istituzioni culturali.

I partecipanti sono stati chiamati ad un confronto sul ruolo che musei e istituzioni sono chiamate ad assumere oggi e nel prossimo futuro, oltre che alle sfide che queste devono affrontare.

Le oltre 50 sessioni in programma hanno toccato molteplici argomenti, con tre focus in particolare: wellbeing e inclusione sociale, trasformazione digitale e rispetto per la natura.

Questo dialogo verrà presentato in un Manifesto per il Social Change, un documento che includerà una serie di linee programmatiche per la promozione di nuovi approcci in ambito culturale e per lo sviluppo di una nuova visione di museo, che possa essere sempre più accessibile e di comunità, battendosi contro le più varie forme di esclusione, e che sia in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle tecnologie digitali.

E non solo: chiave è anche la necessità delle istituzioni culturali di implementare sempre di più processi sostenibili e rispettosi del nostro pianeta, contribuendo anche alla sensibilizzazione del proprio pubblico, protagonista di nuove modalità di relazione che riconoscono l’importanza della dimensione locale pur mantenendo una profonda apertura verso il resto del mondo.

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L’evento ha anche dato spazio a tre momenti speciali: le performance partecipative “Experience Collection .0” di Valeria Apicella e “Guardiani ‘21” di Antonella Raio, e il workshop “Informal Lunch” di Eugenio Tibaldi. 

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