Il chitarrista giramondo Luca Di Luzio si è fatto un regalo. Anzi, due: Dave Weckl, il batterista statunitense che è stato al fianco di Chick Corea negli anni d’oro della fusion con l’Elektric Band e l’Akoustic Band, e Alain Caron, asso canadese del basso elettrico a sei corde. Saranno loro, stasera alle 21.30, le stelle più sfavillanti sotto il cielo di Pozzuoli, nel parco di Villa Avellino, in un concerto che proporrà i brani del disco di esordio «Globetrotter», registrato da Di Luzio nel 2019 (Weckl era con lui anche in studio, ma al basso c’era Jimmy Haslip) e quelli di «Never give up», pubblicato l’anno scorso (qui al basso compare Caron e alla tromba Randy Brecker). La musica del chitarrista e compositore italiano, che è riuscito a portare con sé anche in tour i due giganti della fusion, spazia dal jazz-rock al latin jazz, passando per il soul, coniugando groove ed eleganza, in un impasto sonoro dalla marcata impronta ritmica che però non rinuncia all’eleganza.
Nei suoi quasi cinquant’anni di carriera, oltre che con Corea, leggenda del jazz mondiale, scomparso nel febbraio del 2021, Weckl ha incrociato le bacchette con artisti del calibro di Paul Simon, Art Garfunkel, Madonna, George Benson, Michel Camilo, Mike Stern, Frank Gambale, John Patitucci, Jeff Berlin, Michael Brecker, Diana Ross, Robert Plant, Lee Ritenour, Alan Pasqua, Marco Mendoza, Brandon Fields Group, Oz Noy e guida la sua Dave Weckl Band.
Alain Caron, che nel 1977 diede vita agli Uzeb con il chitarrista Michel Cusson e il batterista Paul Brochu, ha lavorato come turnista con Didier Lockwood, Leni Stern, Michel Donato, Hilario Duren, Sortie, WDR Orkestra, Gino Vannelli, Mike Stern, Frank Gambale e altri, incidendo cinque album con il suo gruppo, Le Band.
Accanto a Di Luzio, Weckl e Caron, stasera suoneranno il tastierista George Whitty, produttore di «Never give up» (già con Santana, Dave Mattews, Chaka Khan, Herbie Hancock e Brecker Brothers) e l’italiano Manuel Trabucco al sax tenore.