Active School Jobs a Napoli voluto dal Movimento cristiano lavoratori

Il Cardinale Sepe con il Rettore Manfredi
Il Cardinale Sepe con il Rettore Manfredi
di Diego Scarpitti
Lunedì 27 Novembre 2017, 17:40
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«Abbiamo condannato i nostri giovani a non avere uno spazio di reale inserimento, perché lentamente li abbiamo emarginati e costretti a emigrare o a mendicare occupazioni che non esistono». Le parole di Papa Francesco fotografano il momento di drammatica difficoltà in cui versano le giovani generazioni oggi, alla ricerca di un lavoro stabile, componente essenziale della dignità della persona. Per dare seguito al convegno dal titolo «Chiesa e lavoro: quale futuro per i giovani nel Sud?» il Movimento cristiano lavoratori di Napoli, in sinergia con l’Arcidiocesi e l’Università degli Studi Federico II, ha organizzato la prima edizione dell’Active School Jobs, la dottrina sociale della Chiesa spiegata ai giovani. «È interessante questa iniziativa come sviluppo di quel clima alimentato nell'incontro dello scorso febbraio con i vescovi. Dobbiamo finire di fare sempre solo diagnosi e analisi e dobbiamo invece andare nel concreto, presentare progetti in cui si cerca di dare concretezza alle aspirazioni dei giovani» ha dichiarato il Cardinale Crescenzio Sepe nel Complesso Museale di Donnaregina. «Queste iniziative si pongono come stimolo ai ragazzi per non perdere fiducia, perché si offre la possibilità di un inserimento reale nella società».
Si prova a fornire in pratica una risposta per una professionalità valevole per tutta la vita. Ancora troppi episodi di violenza e criminalità insanguinano le strade di Napoli. «Il tumore maligno ormai presente da tanto tempo in città ha avuto preoccupanti escrescenze in questi giorni. Ragazzi abbandonati a sé stessi, non curati dalle famiglie, non educati nella scuola, non accolti per quanto possibile dalla Chiesa negli oratori e nelle varie iniziative, fanno della violenza un’arma per potersi affermare e pensano di dominare quartieri senza una consistente forza, che possa ostacolare la loro azione malavitosa». Speranza bussola di riferimento oltreché virtù teologale, invito a non arrendersi e a non scoraggiarsi.

Dal 30 novembre al 2 dicembre l’aula Pessina del Dipartimento di Giurisprudenza ospiterà l’Active School Jobs. «Siamo tesi a formare la futura classe dirigente. I giovani non credono più in questo Paese e nelle istituzioni. Ognuno di noi fa la sua parte, sperando di costruire qualcosa di bello» ha spiegato il direttore Lucio De Giovanni. Tale evento vuole diventare inoltre un riferimento nazionale al Sud, visto che Mcl realizza analoga manifestazione a Milano con l'Università Cattolica. «Il riscatto del Sud parte dai giovani, migliori interpreti del cambiamento, che rivendicano più merito e più opportunità. Devono essere messi in condizione di un futuro dignitoso e adeguato. Dobbiamo aiutare i ragazzi ad avere un nuovo astrolabio, capace di farli percorrere nuove rotte lungo mappe mai esplorate. E soprattutto dobbiamo fare di più, perché purtroppo fino ad oggi non abbiamo fatto abbastanza per loro" ha scandito a chiare lettere il Rettore della Federico II Gaetano Manfredi, che chiuderà la tre giorni con il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il presidente della Fondazione Con il Sud, Carlo Borgomeo, il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna, il ministro per la Coesione Territoriale e per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, il presidente Mcl Carlo Costalli, nella tavola rotonda moderata da Massimo Milone, direttore di Rai Vaticano. «Verranno coinvolti oltre cento ragazzi, per rinsaldare i valori della dottrina sociale della Chiesa enunciati nell’enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI. Ci poniamo l’obiettivo di dare linfa ai giovani sui valori portanti della società», ha concluso il presidente provinciale del Movimento cristiano lavoratori Michele Cutolo. Nella Repubblica democratica fondata sul lavoro, come recita l’articolo 1 della Costituzione italiana, il futuro dei giovani è ancora tutto da scrivere. 
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