Napoli Est: giochi all'aperto e merenda insieme, così i bambini conoscono la disabilità

Napoli Est: giochi all'aperto e merenda insieme, così i bambini conoscono la disabilità
di Alessandro Bottone
Martedì 14 Luglio 2020, 18:45
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I bambini si riappropriano degli spazi sottratti loro nei mesi della quarantena. Ora che l'emergenza sanitaria è sotto controllo, infatti, si vive nuovamente il rapporto con gli altri "in presenza". In campo l'associazione Nives che coinvolge i giovanissimi della periferia orientale di Napoli.

Da anni la onlus, guidata da Roberta Scognamiglio, sostiene persone con diverse forme di disabilità attraverso momenti di animazione e di intrattenimento. L'associazione, da qualche giorno, ha attivato diversi laboratori che coinvolgono bambini dai cinque ai dieci anni con l'obiettivo di intrattenerli e di far conoscere loro il mondo della disabilità così da sensibilizzarli ad accettare anche chi si mostra diverso. Negli spazi all'aperto del parco Troisi di San Giovanni a Teduccio piccoli e grandi hanno imparato a conoscersi e a superare le difficoltà reciproche. La curiosità dei bambini per alcuni comportamenti dei diversamente abili è stata presto superata grazie ai momenti di gioco. In questo modo si impara a riconoscere l'altro e li si educa ad evitare comportamento offensivi o discriminatori.

Merenda e pranzo assieme sotto lo sguardo vigile di Gerardo, Giulia e Amalia, gli operatori della associazione che ha in affido parte dei locali al piano terra del palazzo municipale in corso Sirena a Barra. Con particolare attenzione alle distanze e all'igiene si riescono a organizzare anche alcune attività nella sede, come i laboratori di pittura o le lezioni di yoga.



«L’obiettivo della nostra iniziativa volge sempre lo sguardo all’inclusione e alla riscoperta dello stare insieme, coinvolgendo i soci diversamente abili in età post-scolastica e i piccoli soci della Nives in una serie di attività e laboratori artistici e scientifici progettati sui quattro elementi della natura» dice Roberta Scognamiglio, presidente di Nives onlus. «Un tema che è riuscito a coinvolgerli, a ridurre le distanze tra questi due mondi apparentemente diversi, proprio come l’acqua, la terra, il fuoco e l’aria. Diversi l’uno dall’altro ma naturalmente complementari» sottolinea la presidente che intende «creare un nuovo punto di riferimento sul territorio dove le persone possano condividere e sentirsi indispensabile l'uno l'altro».

È una estate diversa per tante famiglie della zona orientale che vivono particolari difficoltà economiche anche a causa dell'emergenza sanitaria. Per molte persone è difficile assicurare ai propri figli una giornata di mare o una estate serena dopo i sacrifici del lockdown. Fondamentale il ruolo delle realtà associative che hanno messo in campo diverse iniziative a favore dei giovani, e non solo.
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