«Salare la terra, salare il mondo», il pane di Nisida tra i simboli della terra

Il pane dei ragazzi di Nisida
Il pane dei ragazzi di Nisida
di Gianluca Agata
Mercoledì 15 Dicembre 2021, 14:36 - Ultimo agg. 19:34
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Santa Marta in Vaticano, Nomadelfia a Grosseto, il convento di Assisi, la Comunità Exodus di don Antonio Mazzi a Milano, il Centro di accoglienza fondato dal Beato don Pino Puglisi al Brancaccio in Palermo e il carcere di Opera a Milano. Sono soltanto alcune delle 25 realtà sociali, solidali, culturali, spirituali, sportive, formative, politiche, di recupero, scolastiche, che hanno aderito all'invito della Comunità di “Villa San Francesco” del CIF di Venezia in Facen di Pedavena (BL), all’iniziativa comunitaria "salare la terra, salare il mondo".

E così da 50 angoli del mondo il sale della terra ha raggiunto le 25 realtà sociali per creare del pane che raggiungerà  i luoghi simbolici del mondo che saranno comunicati il prossimo 6 gennaio. Tra le pagnotte create con il sale del mondo anche quella del carcere minorile di Nisida grazie al coordinamento del Centro sportivo Italiano di Napoli. Per il prossimo Natale i 25 pani percorrendo 25 Bretelle di bene in tutti i continenti, 25 Esperienze solidali e di ricerca di senso, scelte dai ragazzi che vivono in Comunità. A infornare il pane di Nisida Il cuoco del carcere minorile di Nisida, Giuseppe Lavalle, insignito dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "L'iniziativa vuole essere un segno, un germoglio di speranza" il commento di Salvatore Mauturo, presidente del Comitato di Napoli del Csi, mentore napoletano di "Salare la terra, salare il mondo", che vive in sinergia con la comunità di Villa San Francesco a Feltre. "Dobbiamo ringraziare la disponibilità del direttore del carcere Minorile di Nisida, Gianluca Guida e dei ragazzi dell'istituto che hanno aderito con entusiasmo all'invito". Alla mattinata nelle cucine dell'istituto di Bagnoli anche don Salvatore Accardo della diocesi di Napoli. 
 
 

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