Gli scienziati della Cornell University, USA, sostengono che i pesci comunicano attraverso i suoni molto più di quanto si potesse immaginare, un comportamento che risale in alcune specie a 155 milioni di anni fa, secondo la loro ricerca, recentemente pubblicata su Ichthyology & Herpetology.
Nell'ambito dello studio, i ricercatori hanno analizzato i dati sugli attinopterigi, la classe dominante dei pesci ossei, che raggruppa il 99% delle specie conosciute, attraverso tre fonti di informazione: registrazioni esistenti e articoli scientifici che descrivono i suoni dei pesci; l'anatomia nota dei pesci e riferimenti nella letteratura del 19° secolo, prima che fossero inventati i microfoni subacquei.
L'autore principale dello studio, Aaron Rice, afferma che è noto da tempo che «alcuni pesci emettono suoni», sebbene siano sempre stati percepiti come «stranezze». «Volevamo capire se si trattava di casi isolati o se i pesci hanno uno schema più ampio di comunicazione acustica», ha spiegato.
Dopo il loro studio, gli scienziati hanno concluso che 175 famiglie, cioè due terzi delle specie, comunicano o sono in grado di comunicare attraverso i suoni.
Rice intende continuare a tracciare la scoperta dei suoni nelle specie ittiche e aggiungerli al suo database, come parte di un progetto iniziato 20 anni fa con i coautori dello studio.