Can Yaman aggredisce la negoziante chiassosa a Civita Castellana. «Musica alta durante le riprese»

L'attore furioso per il volume che disturbava i ciak. La titolare: «Lo tenevano in quattro, uno è stato anche colpito da un calcio»

L'attore furioso per il volume che disturbava i ciak. La titolare: «Lo tenevano in quattro, uno è stato anche colpito da un calcio»
L'attore furioso per il volume che disturbava i ciak. La titolare: «Lo tenevano in quattro, uno è stato anche colpito da un calcio»
di Maria Letizia Riganelli
Sabato 9 Settembre 2023, 00:05 - Ultimo agg. 16:31
4 Minuti di Lettura

«Sono stata letteralmente sequestrata nel mio negozio e poi aggredita dall’attore turco Can Yaman». Una commerciante di Civita Castellana, dove nei giorni scorsi erano in corso le riprese della fortunata serie televisiva “Viola come il mare 2”, ha denunciato per aggressione l’attore, protagonista non richiesto, questa volta, di una scena che era preferibile non mettere in copione.

L’accaduto

«È entrato nel mio negozio come una furia - ha raccontato Barbara Nelli, titolare di un negozio di abbigliamento in piazza Matteotti - dicendomi di spegnere la musica.

Hanno dovuto trattenerlo in quattro perché voleva avventarsi contro di me. Ha anche dato un calcio a una delle persone che tentavano di tenerlo fermo. Io mi sono spaventata moltissimo». L’aggressione, formalmente denunciata dalla commerciante ai carabinieri di Civita Castellana, è un “fuorionda” durante il ciak di giovedì mattina, al quarto giorno di riprese cinematografiche.

Francesca Chillemi vota per Miss Italia sulla Rai: «Va supportato e attualizzato. Violenze? Mai subite, ma...»

L’antefatto

La troupe è arrivata nella cittadina della provincia di Viterbo lunedì 4 settembre per girare alcune scena della seconda stagione della serie televisiva che ha come protagonisti l’ex Miss Italia Francesca Chillemi e l’ormai famosissimo, attore turco Can Yaman. Per agevolare le riprese della produzione, l’intera piazza Matteotti (una delle piazze centrali della cittadina della provincia di Viterbo) è stata interdetta al traffico e tutti gli esercizi commerciali presenti hanno dovuto chiudere in questi giorni. «Il mio negozio - ha spiegato la commerciante civitonica - si trova proprio dove si svolgevano le riprese. Per questo da lunedì non ho potuto accogliere i clienti, né ho avuto la possibilità di ricevere i pacchi dai corrieri. Io mi sono lamentata di questa situazione svariate volte, sia con la produzione che con l’amministrazione comunale. Ho chiesto un risarcimento economico del danno subito per i mancati introiti di questa settimana. Mi sono resa disponibile a mostrare gli incassi giornalieri perché non ho nessuna intenzione di approfittare della situazione». 

 

Da parte del Comune di Civita Castellana e dal set della produzione, almeno all’inizio, non era arrivata alcuna offerta di risarcimento. La situazione, come dichiarato durante la denuncia, è precipitata giovedì mattina. «Sono entrata in negozio presto, alle 7 del mattino, per fare le pulizie. E una volta dentro non potevo uscire o ricevere clienti. Ero praticamente sequestrata. Così ho acceso la radio. Poco dopo sono entrate due persone per chiedermi di spegnere l’apparecchio. In tutto questo, mentre parlavo e spiegavo educatamente le mie ragioni è arrivato come una furia Can Yaman che mi ha aggredito verbalmente. Lo tenevano in quattro, ho avuto paura». La commerciante di Civita Castellana è stata soccorsa da Francesca Chillemi entrata nel negozio per capire cosa stesse accadendo. «Mi ha tranquillizzato - ha detto ancora - è stata molto carina. Mi ripeteva: “fallo per me”, “fallo per me”». 

La “conciliazione”

La produzione dopo lo spiacevole sipario avrebbe offerte alla commerciante - come da lei dichiarato - 600 euro che sono stati però rifiutati. «Hanno cercato di tamponare l’aggressione con un risarcimento - spiega l’avvocato Giuseppe Romano del foro di Lecce, che assiste la commerciante civitonica - ma senza voler speculare su quanto accaduto, bisogna necessariamente sottolineare che non tutto è stato organizzato al meglio. Lasciare senza ristoro i commercianti per quattro giorni non è stato corretto. Così come non è stato corretto offrire un risarcimento solo dopo un fatto così increscioso. La mia assistita si è sentita aggredita, seppur solo verbalmente. E ha avuto davvero paura. Tra l’altro a fine serata ha anche scoperto che la porta del suo negozio è stata danneggiata, probabilmente a causa di un calcio». La produzione con sede a Roma, in merito all’episodio, è stata contattata nella mattina di ieri da Il Messaggero, ma non ha rilasciato dichiarazioni o commenti: resta in silenzio anche la segretaria del team che ha seguito la troupe a Civita Castellana e che è stata contattata telefonicamente anche dal comandante dei vigili urbani civitonici. L’aggressione dell’attore sarebbe avvenuta sotto gli occhi di altri commercianti della zona che potrebbero ora essere citati come testimoni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA