Contagiati dopo la cresima di domenica 1 novembre. Più precisamente, dopo il pranzo con gli invitati in un locale fuori dal centro abitato di Otranto. Tanta la paura e scatta la corsa al tampone. Il primo verdetto, per fortuna, è circoscritto rispetto al panico che si era diffuso dopo le prime notizie rimbalzate sui social. Al momento sono in tutto 4 i casi accertati: dalla positività di un nucleo familiare (moglie e marito) legato, appunto, alla ragazza della cresima è stata, poi, ricostruita la catena di contatti. Con altri due casi di positività negli ultimi giorni. In ogni caso la catena di amici e conoscenti è stata allertata e a Otranto, come è facile immaginare, è scattata la corsa ai tamponi a pagamento con la paura che ha fatto capolino tra le famiglie.
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Ovviamente, sui social (Facebook e WhatsApp) si è scatenata la solita ridda di voci. Ad oggi, comunque, nessuno dei contagiati è in gravi condizioni. Di certo, i contagiati erano zero fino alla scorsa settimana. «La Asl - si legge nella pagina ufficiale del Comune di Otranto - sta lavorando per fare il tracciamento dei possibili contatti dei positivi al fine di contenere il contagio». Nel frattempo, il sindaco Pierpaolo Cariddi ha attivato una rete con i medici di base per poter acquisire immediatamente le informazioni sugli eventuali positivi e intervenire tempestivamente informando i cittadini: «Assicuro il nostro impegno costante nella prevenzione del virus, ma soprattutto invito ciascuno di voi a continuare a mantenere alta la guardia e a seguire scrupolosamente le prescrizioni delle autorità competenti. È importante che ciascuno di noi sia responsabile ora più che mai, ognuno deve fare la sua parte, dobbiamo combattere insieme questa battaglia».
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