Coronavirus Italia, 165.155 contagi e 21.645 morti. Calano terapie intensive, 962 guariti

Coronavirus Italia, 165.155 contagi e 21.645 morti. Calano terapie intensive, 962 guariti
Coronavirus Italia, 165.155 contagi e 21.645 morti. Calano terapie intensive, 962 guariti
Mercoledì 15 Aprile 2020, 18:07 - Ultimo agg. 16 Aprile, 07:45
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La Protezione civile ha diramato il bollettino legato ai casi di coronavirus in Italia, aggiornato alle ore 17 del 15 aprile. I contagiati complessivi dall'inizio dell'epidemia sono adesso 165.155, dei quali 38.092 sono guariti e 21.645 sono deceduti. In questo momento le persone positive al coronavirus in Italia sono 105.418. Rispetto a ieri, i contagi sono aumentati di 1.127 persone; i guariti sono cresciuti di 962 unità; i deceduti di 578. Sono 3.079 i malati in terapia intensiva, 107 in meno rispetto a ieri. Le persone in isolamento domiciliare sono 74.696 su 105.418: il 70,9% del totale. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.117.404 tamponi per il coronavirus. Lo si legge nel bollettino della Protezione civile sulla diffusione del virus in Italia. Si tratta di 43.715 tamponi in più rispetto a ieri.

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Oms: tamponi periodici ai lavoratori. Non solo i test sierologici: per garantire la sicurezza e un'adeguata sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro è necessaria «l'esecuzione periodica dei tamponi» ai lavoratori. Lo ha detto il vicedirettore dell'Oms e membro del comitato tecnico scientifico Ranieri Guerra rispondendo a chi gli chiedeva come si procederà in vista della riapertura delle attività. I test, ha aggiunto, serviranno per «prevedere una valutazione dello stato immunitario» dei lavoratori, ai quali devono essere garantiti «livelli di massima sicurezza».
 


Non solo i test sierologici: per garantire la sicurezza e un'adeguata sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro è necessaria «l'esecuzione periodica dei tamponi» ai lavoratori. Lo ha detto il vicedirettore dell'Oms e membro del comitato tecnico scientifico Ranieri Guerra rispondendo a chi gli chiedeva come si procederà in vista della riapertura delle attività. I test, ha aggiunto, serviranno per «prevedere una valutazione dello stato immunitario» dei lavoratori, ai quali devono essere garantiti «livelli di massima sicurezza».

Nessuna raccomandazione ad utilizzare le mascherine in strada da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo ha chiarito il professor Ranieri Guerra, membro dell'Oms, nel corso del bollettino sulla diffusione del coronavirus in Italia. «Le raccomandazioni dell'Oms non sono cambiate sulle persone che camminano in strada: usare le mascherine è fuori dalle raccomandazioni», ha spiegato. 

«Il tema delle strutture extra ospedaliere è fondamentale, servono un ripensamento e una revisione per un adeguamento progressivo non solo degli standard di cura ma anche dei percorsi di presa in carico. Il massacro che abbiamo visto nelle Rsa dev'essere un'occasione da non disperdere per ripensare ad assistenza e cura. L'Oms chiede al governo cosa è successo e come mai. Ci sono standard di prevenzione che devono essere molto più cogenti». Così Ranieri Guerra.

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