Virus, l'incidenza dei positivi sugli abitanti: male Lombardia (0,88%), ma peggio Val d'Aosta. Campania allo 0,08%

L'incidenza dei positivi sugli abitanti: male Lombardia (0,88%), ma peggio Val d'Aosta. Lazio allo 0,13%
L'incidenza dei positivi sugli abitanti: male Lombardia (0,88%), ma peggio Val d'Aosta. Lazio allo 0,13%
di Francesco Padoa
Sabato 30 Maggio 2020, 11:49 - Ultimo agg. 15:39
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Quali sono nel dettaglio i dati dei contagiati per ogni regione? E soprattutto quale incidenza ha la percentuale di casi positivi sul numero di abitanti? Si parla tanto della Lombardia come regione più colpita dall'epidemia, ma i numeri raccontano anche altre verità. Come si evince dal grafico, abbiamo calcolato e riportato, per ogni regione, oltre al dato della popolazione, anche il numero di persone risultate positive (dato aggiornato al 28 maggio), la percentuale di contagiati rispetto alla popolazione, quindi il numero di persone testate (e non il totale dei tamponi fatti, perché molti test sono stati fatti più volte alla stessa persona a distanza di tempo per verificarne l'eventuale guarigione), la percentuale di test effettuati rispetto al numero di abitanti e infine la percentuale di persone risultate positive rispetto ai tamponi effettuati.

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Uno dei dati che viene subito all'occhio è l'elevatissimo numero di casi positivi della Lombardia (oltre 88mila), nettamente superiore a quello delle altre regioni, ma questo è noto e si ripete da mesi. Ma non è altrettanto noto che, se andiamo a vedere il rapporto tra contagiati e il numero di abitanti, la Lombardia (con una percentuale di 0,88% abitanti positivi) non è la regione che sta peggio: la Val D'Aosta la supera, con un incredibile 0,94%. Segue poi il Piemonte con 0,70%, il Trentino Alto Adige con 0,65%, quindi Emilia Romagna e Liguria con 0,62%. La media di tutta Italia è 0,39%, e molte regioni sono abbondantemente sotto questa linea: addirittura solo lo 0,06% degli abitanti della Calabria sono risultati positivi, e sul podio delle regioni meno “infette” ci sono anche Basilicata e Sicilia con lo 0,07%. Con Campania e Sardegna che seguono a ruota (0,08%). Tra le regioni più “sane” anche il Lazio, con lo 0,13%. Abbiamo detto della Val d'Aosta, ma bisogna allora dire che è la regione che ha sottoposto a tamponi la percentuale più alta di abitanti: addirittura il 9,14%. In questa classifica seguono il Trentino Alto Adige col 7,05%, il Veneto (6,59%), il Friuli (6,28%) e l'Umbria (5,43%). La Lombardia è ferma al 4,20%, ancora più indietro il Lazio con il 3,37%. Ma ci sono due regione che non arrivano neppure al due per cento degli abitanti testati: sono la Puglia (1,89%) e la Campania fanalino di coda con un esiguo 1, 56% di abitanti testati.

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Passiamo poi a uno dei dati più interessanti: la percentuale di positivi rispetto al numero di persone testate (e non sul totale di tamponi effettuati). Questo è il dato più realistico, che fa davvero capire quanti sono risultati positivi ogni 100 persone testate. Inutile dire che la Lombardia sta ancora nettamente in testa anche in questa graduatoria, con il 20,87%. Vale a dire che oltre una persona su cinque che si è sottoposta al tampone è risultata positiva. Seguono Liguria (16,93%) e Piemonte (15,28%), mentre in fondo, tra le regioni meno infette ci sono Basilicata (solo 1,43 casi positivi su 100) e Puglia (1, 79%). Abbastanza bene il Lazio con solo 3,88%. Da tutti questi numeri e percentuali si evince come nel giudicare lo stato di salute (o di malattia) di una regione non bisogna solo considerare i valori assoluti ma anche quelli relativi agli abitanti. Perché, per esempio, i 10,29 casi positivi su 100 della Val d'Aosta non hanno la stessa incidenza sulle strutture sanitarie rispetto alle Marche, che ha una percentuale praticamente identica (10,59). E questo perché gli abitanti della Val d'Aosta sono neppure un decimo di quelli delle Marche. E se andiamo a fare una proiezione dell'incidenza della percentuale dei positivi (sempre rispetto alle persone testate) sulla popolazione, viene fuori che in Lombardia ben 2milioni e 99mila abitanti potrebbero essere potenzialmente positivi. Chiaro che si tratta di un calcolo empirico e non basato su fondamenti scientifici, ma serve solo a far capire in modo più realistico quale sia l'impatto dei positivi per ogni regione: per esempio, la Sicilia, pur avendo uno dei più bassi tassi di positività riscontrati, essendo una delle regioni più popolate con circa 5 milioni di abitanti, fa purtroppo registrare un potenziale numero di abitanti contagiati abbastanza alto. Ma se la Lombardia è nettamente al primo posto di questa graduatoria, viene fuori che in Basilicata solo 8.035 abitanti potrebbero essere potenzialmente positivi. A seguire la Lombardia c'è il Piemonte con 665.530 e l'Emilia Romagna con 646.385 abitanti potenzialmente infetti. Poi, molto distanziate, Campania (305.665), Veneto (290.391) e Liguria (262. 498). Il Lazio è a 228.185.

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