Cosa posso fare oggi? Ecco tutte le regole, dallo sport allo shopping

Cosa posso fare oggi? Ecco le regole, dallo sport allo shopping
Cosa posso fare oggi? Ecco le regole, dallo sport allo shopping
di Raffaele Alliegro
Lunedì 25 Gennaio 2021, 12:04 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 14:51
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Cosa posso fare oggi? Esco, mi fermo al bar per la colazione, cammino a passo veloce per qualche chilometro, poi faccio un po' di shopping e vado al ristorante. Ma si può fare? Dipende. Bisogna vedere qual è la regione in cui si vive, che colore gli è stato assegnato, quali sono le regole anti-Covid. E se nella zona gialla è possibile fare molto, rispettando una serie di precauzioni, in quella rossa molto è invece vietato.

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In linea generale nella zona gialla si può circolare dalle 5 alle 22 nella stessa regione. In quella arancione dalle 5 alle 22 nello stesso comune. E in quella rossa si può circolare soltanto per lavoro, salute o necessità. Ma il rientro alla residenza, all'abitazione o al domicilio è sempre consentito. Per i bar e i ristoranti, cioè la prima e l'ultima tappa del nostro percorso, la cosa si fa più complicata e anche in questo caso tutto dipende dalla zona in cui si vive.

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Nelle regioni gialle, dicono le risposte del governo alle domande più frequenti, «è possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5 alle 18. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in questi orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili) o commercio al dettaglio di bevande.

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario». Per lo shopping «non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili». Ma «nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole».

Invece nella zona arancione «è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.). Dalle 5 alle 22 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande: dalle 5 alle 18 senza restrizioni, dalle 18 alle 22 è vietata a chi svolge come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili) o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario». Per lo shopping ci si regola come nella zona gialla. In zona rossa le misure sono simili a quelle delle aree arancioni. Ma «sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità».

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Passiamo allo sport. Si può praticare solo all'aperto mantenendo la distanza di almeno due metri da un'altra persona (anche per la corsa, la bicicletta o la ginnastica). Ma palestre e piscine restano chiuse. E anche qui ci sono regole differenti nelle varie zone. In quelle gialle, fa sapere il governo, «è consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, per svolgere esclusivamente all'aperto l'attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, con la prescrizione che è interdetto l'uso degli spogliatoi interni». Nell'area rossa è consentito svolgere l'attività sportiva esclusivamente nell'ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all'aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. Ma è possibile, «nello svolgimento di un'attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all'attività sportiva e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza». E a proposito di bicicletta, in zona rossa il suo uso è consentito anche «per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità».

Infine, è possibile raggiungere le seconde case anche in un'altra regione (e anche da o verso le zone arancione o rossa) ma solo per chi può provare di avere effettivamente avuto titolo per andare in quell'immobile prima dell'entrata in vigore del decreto-legge del 14 gennaio».

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