Frosinone, violenta amichetta della figlia: arrestato grazie al Dna

Frosinone, violenta amichetta della figlia: arrestato grazie al Dna
Mercoledì 24 Ottobre 2018, 13:58 - Ultimo agg. 14:19
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Ieri pomeriggio ad Alatri, i carabinieri hanno arrestato un uomo responsabile di violenza sessuale pluriaggravata nei confronti di una minorenne. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Frosinone - Gip che ha concordato integralmente con l’esito delle indagini condotte dai militari. In particolare è stato ricostruito come, all’inizio del mese di settembre 2018, di notte l’uomo, approfittando dei rapporti di amicizia di lungo corso con i familiari dell’amica (vittima) della figlia, con una scusa ha convinto la ragazzina a essere riaccompagnata a casa in auto conducendola invece, durante il tragitto, in una zona rurale lontana da abitazioni dove l’ha violentata ripetutamente per oltre quaranta minuti. 

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La minore, spaventata, ha confessato nei giorni seguenti l’accaduto a dei coetanei e solo alcuni giorni dopo ai propri familiari che hanno sporto denuncia. Le indagini, iniziate immediatamente, condotte senza risparmio di risorse e con l’impiego di mezzi tecnici, hanno permesso di acquisire granitici elementi circa la colpevolezza dell’uomo. Gli investigatori dell’Arma sono riusciti a documentare inoltre che l’uomo si è attivato immediatamente per tentare di sviare le indagini, inducendo tra l’altro i propri familiari a rendere dichiarazioni reticenti ai carabinieri.

Il fatto contestato, risulta inoltre aggravato poiché l’arrestato nel periodo in oggetto d’esame era ammesso a misura alternativa al carcere quale l’affidamento in prova al servizio sociale per un cumulo di pena per altri reati, per cui sarebbe dovuto essere a lavoro in un locale della zona presso il quale non si era presentato. Le investigazioni scientifiche eseguite sugli indumenti della vittima hanno permesso di rinvenire, all’interno dei suoi pantaloni, traccia di liquido seminale il cui Dna combaciava perfettamente con il profilo genetico dell’uomo. Per la gravità dei fatti suddetti e la personalità dell’uomo, come pure per i suoi precedenti penali, nonché il pericolo di recidiva, è stata applicata la custodia in carcere. 
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