Lavinia Montebove investita all'asilo e in stato vegetativo dal 2018. La madre: «Vivrà sempre in una stanza»

L'Asl di Velletri ha certificato l'esonero a vita dall'obbligo scolastico

Lavinia Montebove investita all'asilo e in stato vegetativo dal 2018. La madre: «Vivrà sempre in una stanza»
Lavinia Montebove investita all'asilo e in stato vegetativo dal 2018. La madre: «Vivrà sempre in una stanza»
di Karen Leonardi
Lunedì 7 Agosto 2023, 18:06 - Ultimo agg. 19:17
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Un cuore rosa con un fiocco glitterato dietro al lettino. La sirenetta Ariel disegnata sul muro e l’elefantino Dumbo sulla mensola della sua cameretta con tanti altri pupazzi. E’ il mondo di Lavinia Montebove, la piccola, oggi 6 anni, che, esattamente cinque anni fa, fu investita nel parcheggio dell’asilo “La Fattoria di Mamma Cocca”, a Velletri. Quella calda mattina del 7 agosto del 2018 per lei è stato l’ultimo giorno di scuola. E il primo del grande dramma in cui la bimba, piombata nello “stato vegetativo di minima coscienza”, è stata catapultata insieme ai suoi genitori, mamma Lara Liotta, funzionario presso il corpo dei Vigili del Fuoco e papà Massimo, agente di polizia di Stato.

 


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Lavinia Montebove, il certificato della Asl

«Per sempre qui dentro», dice Lara, viso dolce incorniciato da capelli biondi, indicando la stanzetta rosa dove la piccola trascorre le giornata attaccata  a una flebo che la idrata e  ad altri macchinari che la tengono in vita. Ora ai genitori è arrivato anche il certificato dell’Asl di esonero dall’obbligo scolastico a vita: l’ultima scuola, per la piccola, è stato l’asilo dove l’auto, una BMW, guidata dalla mamma di un’altra bambina, l’ha investita. E il foglio bianco dell’Asl racconta quella terribile mattina, quando Lavinia fu scambiata per un fagotto e il sangue lasciato a terra frettolosamente lavato con l’acqua dalla maestra, Francesca Rocca, finita a processo, insieme con l’investitrice Chiara Colonnelli. “Tetraparei spastica, diabete insipido, trombosi dei seni venosi, insufficienza respiratoria cronica, trauma cranico da schiacciamento” sono solo alcune delle definizini riportate, le più comprensibili. Francesca Rocca è stata  prima imputata per abbandono di minore e ora per lesioni gravissime e per aver lasciato la classe di bimbi da sola. Il giudice del Tribunale di Velletri l’11 settembre è chiamata a decidere sulla “messa a prova “ richiesta dalla difesa della titolare dell’asilo. «Come si fa ad accettare che tua figlia, che era nata sana e libera, sia la bambina descritta in quel certificato medico?», si chiedono i genitori.  «Si proceda spediti nel procedimento contro un’amica della maestra - aggiunge Massimo Montebove - che siamo stati costretti a denunciare per falsa testimonianza. Voglio sperare che si possa avere un processo. Quando c’è ricerca della giustizia è giusto che accusa e difesa si confrontino aspramente, ma non è giusto che le persone vengano a dire cose false in aula».

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