Roma, tentarono di uccidere un uomo per un debito di droga: arrestati i due autori dell'agguato

Roma, tentarono di uccidere un uomo per un debito di droga: arrestati i due autori dell'agguato
Venerdì 30 Giugno 2017, 08:44 - Ultimo agg. 09:00
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I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo (Roma) hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di due giovani, un 20enne italiano, ed un 21enne albanese, emessa dal Gip del Tribunale di Tivoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per il reato di tentato omicidio aggravato in concorso.

L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli, è stata avviata a seguito del ferimento di un giovane albanese, avvenuta nella notte del 31 maggio scorso, in via Cilento a Monterotondo scalo. Nella circostanza furono esplosi sei colpi d'arma da fuoco, all'indirizzo della vittima, che in quel momento era in compagnia del fratello, ma solo un colpo lo ha raggiunto al bacino provocando una grave lesione. I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare il movente dell'agguato nel mancato pagamento di un debito di droga, contratto dal coinquilino dei due fratelli albanesi. Nella circostanza, quest'ultimi, al fine di ottenere un chiarimento con gli spacciatori, dopo essere venuti a conoscenza che il loro amico aveva subito precedenti minacce ed aggressioni anche fisiche, avevano ottenuto un incontro risolutivo con quelli che poi avrebbero teso loro l'agguato.

Infatti, i due giovani arrestati, che sono risultati essere a capo di un pericoloso gruppo emergente locale, dedito allo spaccio di stupefacenti, già gravati da precedenti specifici, al fine di dimostrare la loro supremazia criminale, non hanno esitato, una volta giunti sul luogo dell'incontro, ad esplodere a breve distanza, all'indirizzo dei due ragazzi albanesi, ben sei colpi di pistola, per poi allontanarsi a bordo di un motociclo.
L'attività investigativa dei Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, coordinata dalla Procura di Tivoli, ha consentito di far luce in breve tempo su un grave episodio e, allo stesso tempo, di stroncare sul nascere un «gruppo» che viene definito dal Giudice per le Indagini Preliminari «in allarmante progressione criminale».
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