Quattro scosse di terremoto nel Catanese: la più forte di 4.6 Crolli e feriti

Terremoto di 4.6 nel Catanese, tanta paura ma danni limitati
Terremoto di 4.6 nel Catanese, tanta paura ma danni limitati
Sabato 6 Ottobre 2018, 06:46 - Ultimo agg. 7 Ottobre, 13:54
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Forte scossa del 4.8, rivista in tarda mattinata dall'Ingv a 4,6, nel Catanese e avvertita tra Messina e Ragusa nella notte. L'allarma si diffonde via social e notte in strada per migliaia di siciliani. «L’evento, avvenuto alle ore 02:34, di magnitudo ML 4.8 (Mw 4.6)  - dice una nota dell'Ingv - si colloca nell’area etnea, a circa 15 km a SSW della parte sommitale del vulcano, a circa 1 km da Biancavilla, 5 km da Adrano, 6 km da Paternò, 10 km da Belpasso, 23 km a NW di Catania. Il terremoto è stato rilocalizzato nelle ore successive: l’epicentro è pressoché invariato rispetto a quello calcolato nei minuti immediatamente successivi all’evento, mentre è cambiata la profondità, che è pari a circa 6 km.

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Danni a cornicioni e chiese, le prime segnalazioni.
 

 
 


La conferma che la scossa è figlia di uno sciame che nei giorni scorsi aveva fatto tremare lo Stretto e risvegliato la memoria del grande sisma del 1908. Sono una quarantina i feriti in ospedale.

 
La scossa ha provocato il crollo di cornicioni, nella chiesa di Santa Maria di Licodia e a Palazzo Ardizzone, ex sede del municipio, e di antiche case rurali ma non, secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, crolli di edifici. Adrano e Biancavilla i paesi maggiormente interessati, dove si registrano dei cedimenti di cornicioni.

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I cittadini dei tre Comuni sono usciti dalle loro abitazioni e sono scesi in strada e la Protezione civile locale ha già provveduto a transennare alcune zone. Il sisma è stato avvertito a Catania e in tutta la provincia, otre che a Siracusa, Enna e Messina.
 


Sono diverse decine le persone che la notte scorsa sono state medicate per contusioni in vari ospedali del Catanese.
Per la maggior parte le ferite, lievi, sono state provocate da cadute. Molti anche i casi di attacco di panico e di persone sotto choc. Tutte le persone medicate sono state dimesse.


«La scossa di terremoto avvertita attorno alle 2.30 ha toccato tutti noi. Non facciamoci prendere dal panico: a chi si trova fuori di casa, diciamo di evitare di restare in prossimità di balconi e, dunque, di abitazioni. Evitate soprattutto di girare per strada con le automobili». Lo scrive su Facebook Antonio Bonanno, sindaco di Biancavilla, uno dei comuni in provincia di Catania più colpiti dal terremoto di questa notte.



«Assieme a carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia, Protezione civile, Polizia municipale e volontari, siamo per le strade di Biancavilla a monitorare la situazione», scrive il sindaco che, in un posto successivo, indica il numero da chiamare per eventuali segnalazioni di danni: «095.7711322: è il numero da chiamare per segnalare eventuali danni a strutture ed edifici. In questi frangenti mi trovo assieme ai vertici della Protezione civile regionale per effettuare un sopralluogo dettagliato a edifici pubblici, scuole e chiese della nostra città».

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