Non hanno acqua, né cibo, nessun riparo. La riconquista dell'Afghanistan da parte dei talebani è un'onda partita dalle provincie di Kandahar, Khost e Paktia dove i combattimenti hanno ucciso 27 bambini e ne hanno feriti 136. Chi è sopravvissuto è scappato con la famiglia verso Kabul e ora, rivela il monitoraggio di Save the Children, sono 75 mila i minori nella capitale. La maggior parte in condizioni disperate: «Vivono per strada, come unico riparo delle tende di tela cerata e soffrono la fame», è l'allarme dell'organizzazione.
ACQUA SPORCA
Il loro numero aumenta di ora in ora.
E altre famiglie arrivano in continuo. La gente sta bevendo acqua da contenitori sporchi ed è costretta a vivere in condizioni non igieniche. Siamo a un passo da un'epidemia». I volontari della onlus raccontano di essersi imbattuti in almeno tredici donne incinte. «Abbiamo bisogno di tende, cibo, acqua pulita, servizi igienici. Immediatamente. L'unica vera soluzione è la fine dei combattimenti e il raggiungimento di un accordo tra le parti in guerra. Ma fino a quel momento dobbiamo sostenere i bambini e le loro famiglie», ribadisce Nyamandi. Il punto di non ritorno, per i più piccoli, è l'arruolamento forzato. Come denuncia il rappresentante dell'Unicef per l'Afghanistan Hervé Ludovic De Lys, preoccupato per la «rapida escalation delle gravi violazioni» ai danni dei minori, le «atrocità» crescenti e «il reclutamento da parte di gruppi armati».
Il bilancio che arriva dalla provincia di Kandahar è di 20 bambini morti e 130 feriti, altri due piccoli sono stati uccisi in quella di Khost e cinque in quella di Paktia. «Questi non sono soltanto numeri - riflette De Lys - Sono tutti bambini il cui diritto alla protezione, in base al diritto umanitario internazionale, è stato disatteso dalle parti in conflitto. Queste atrocità sono anche la prova della natura brutale e dell'entità della violenza in Afghanistan che affligge bambini giù vulnerabili. Ognuna di queste vittime e ogni caso di sofferenza fisica rappresentano una tragedia personale». Dall'inizio dell'anno, dicono i dati Unicef, più di 552 bambini sono stati uccisi e oltre 1.400 feriti. Metà della popolazione, più di 18 milioni di persone tra cui quasi 10 milioni di minori, ha bisogno di assistenza umanitaria urgente. Quasi 4 milioni di bambini non va a scuola, e la metà sono femmine. «I nostri uffici ci segnalano da gennaio quasi 3.000 gravi episodi di violenza contro i più piccoli», informa il portavoce di Unicef Italia, Andrea Iacomini.
MALNUTRIZIONE
L'Afghanistan, sintetizza, «è da molti anni uno dei peggiori posti al mondo in cui essere un bambino o una bambina». Nelle ultime settimane la situazione è precipitata. La previsione dell'Unicef è che, senza un'azione urgente, un milione di bambini sotto i 5 anni soffrirà di grave malnutrizione entro la fine del 2021 e 3 milioni di malnutrizione acuta moderata. Uno scenario tanto grave da scuotere anche il capo delle operazioni sul campo dell'Unicef Mustapha Ben Messaoud. «Nelle ultime due settimane sono stato a Kandahar, Herat e ora Kabul - racconta - Ho visto l'impatto diretto dei combattimenti, dai bambini feriti a quelli gravemente malnutriti. Può essere difficile da descrivere quando si tratta di piccoli di dieci mesi».