Vincenzo Trani, presidente della camera di commercio in Russia, napoletano di origine tra qualche giorno farà il richiamo del vaccino «Sputnik V» e sta bene. Il vaccino per lui ha funzionato. «La prima iniezione del vaccino l’ho fatta 15 giorni fa – dichiara Trani - e sabato farò la seconda iniezione. Tra la prima e la seconda iniezione deve passare del tempo in quanto si devono sviluppare i primi anticorpi».
In Russia i test di terza fase già sono finiti, ma già da prima che il Presidente Trani facessi assumesse la sua dose di vaccino. «Ovviamente qui le dosi prodotte – aggiunge il Presidente - sono riservate a chi frequenta luoghi pubblici per attività professionale, anziani e medici. Insomma come sarà anche per l’Italia.
«Ho scelto di farlo – continua nel racconto - perché è fatto su base proteica e ciò mi ha dato più sicurezza. La Russia per la produzione del vaccino non ha sufficienti strutture, si appoggia a società farmaceutiche terze». E conclude: «Sarebbe opportuno produrlo in Italia anziché comprarlo, si risparmierebbe. Non penso sia importante fare valutazione su quale è migliore, è importante assumerlo subito. In Italia troppe chiacchiere, in questo modo i risultati non arrivano».