Nigeria, tredicenne violentata dal branco, il padre la dà in moglie a uno degli stupratori

Nigeria, tredicenne violentata dal branco, il padre la dà in moglie a uno degli stupratori
di Alessandro Di Liegro
Mercoledì 14 Gennaio 2015, 16:37 - Ultimo agg. 20:21
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Decisione shock del padre di una 13enne nigeriana stuprata dal branco. Malam Ya'u, originario di Tudun Rubudi nello Stato di Kano, ha deciso di dare in moglie sua figlia a uno dei 4 ragazzi che l'hanno stuprata rapendola e portandola in un edifico abbandonato. I quattro sono stati arrestati dal comando di polizia dello Stato di Kano dopo essere stati trovati nudi subito dopo aver abusato sessualmente della 13enne. Usaini Ja’afar Sani Isa, Jamilu Sani e Isa Musa, questi i nomi del gruppo dei 4 stupratori, una volta portati alla stazione per essere interrogati, pare abbiano mostrato immediato pentimento, con Usaini Ja'afar che ha pregato Malam Ya'u di benedire la sua unione in matrimonio con la figlia.



Il padre della 13enne ha riferito al Weekly Trust di aver ricevuto la notizia dello stupro della figlia mentre stava lavorando nel suo garage: “Volevo che andassero tutti in galera” dice “ma poi ho visto un sincero rimorso, specialmente in colui che mi pregava di prendere in moglie mia figlia, Ja'afar. Così ho deciso di temperare la giustizia con la pietà”.

Secondo Malam Ya'u, Usaini ha espresso sincera volontà di sposare la figlia, secondo la tradizione che vuole la famiglia di lui chiedere formalmente la mano della ragazza. “È venuto con lo zio con cui ho avuto un rapporto cordiale. Quindi ho accettato la richiesta e lei lo sposerà. La data del matrimonio è stata già fissata. Ho deciso di permettere il matrimonio dopo aver consultato i nostri Malams (religiosi islamici) che mi hanno dimostrato che non c'era nulla di sbagliato nella vicenda” ha concluso.



Il misericordioso Malam ha considerato l'appello di Ja'afar a causa delle ripetute sollecitazioni ricevute da parte di Usiani e di suo zio. Ha anche rivelato che la figlia a effettuato visite mediche ginecologiche e che tutto era a posto.



La religione islamica permette uno stupratore di sposare la sua vittima solo, però, a certe condizioni: per prima cosa la ragazza deve osservare lo Istibira'i, ovvero un periodo di un mese in cui ci si assicura dell'assenza di gravidanza. Inoltre la ragazza non deve essere fra quelle proibite per lo stupratore. Se queste condizioni si avverano, il matrimonio può avvenire con il consenso della ragazza e dei genitori.