«Medici di famiglia i futuri servi della gleba» |Protesta il sindacato Fimmg

«Medici di famiglia i futuri servi della gleba» |Protesta il sindacato Fimmg
Venerdì 6 Dicembre 2013, 17:52 - Ultimo agg. 18:29
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Atto di indirizzo per il rinnovo dell'accordo collettivo nazionale per la Medicina generale: Medioevo contrattuale, protesta il sindacato Fimmg.



«L'atto di indirizzo diffuso in questi giorni - dichiara Silvestro Scotti, vicesegretario nazionale Fimmg - e che sarebbe alla valutazione della Conferenza Stato Regioni, rappresenta un tentativo di frammentazione dell'assistenza territoriale, figlio solo dell'interesse di alcune regioni di validare i loro interessi locali senza nessuna visione di un livello essenziale di assistenza unico e nazionale quale è l'offerta della medicina di famiglia».



Aggiunge Scotti: «Il sistema feudale delle regioni individua nei medici di medicina generale i futuri servi della gleba di un sistema sanitario regionale. I meccanismi proposti rispetto alla ristrutturazione del compenso toglierebbero più del 30% delle risorse fornite ai medici, oggi investite sull'organizzazione dello studio allo scopo di migliorare l'assistenza ai cittadini, per ricondurle dall'iniziativa dei medici stessi a quella di un funzionariato che in tutti i settori del pubblico in cui è impegnato ha mostrato limiti connessi a corruzione e superficialità con aumenti di spesa a fronte di peggioramento dell'assistenza».



La Fimmg annuncia che «contrasterà in tutte le sedi un atteggiamento che considera provocatorio e arrogante, ma sollecita la parte dei rappresentanti politici di livello europeo, nazionale e regionale a vigilare sui tentativi di una piccola parte di interessi di distruggere le basi della nostra sanità nazionale che dovrebbe proiettarsi in chiave europea e non in interessi di bottega».
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