Quest'anno il Comune di Napoli ha fatto con le luminarie natalizie come il personaggio del film “32 dicembre” coi fuochi d'artificio. Nella pellicola di Luciano De Crescenzo, un uomo disoccupato, interpretato da Enzo Cannavale, trovava il denaro per acquistare i botti solo a festività trascorse, decidendo di celebrare Capodanno fuori tempo massimo; nella nostra realtà, invece, l'amministrazione cittadina se l'è cavata in calcio d'angolo con le risorse necessarie per montare (poche) luci, per molti di gusto malinconico, nelle principali strade cittadine. Eppure è stato un anno sfolgorante per Napoli: l'abbuffata di turisti, l'interesse internazionale, lo scudetto. Chissà perché immaginavo che a Natale ci saremmo mossi per tempo e che le decorazioni sarebbero state altrettanto abbaglianti, in tutti i quartieri, anche quelli di cui nemmeno l'altra illuminazione quella pubblica si ricorda.
Non è andata così e il sindaco Manfredi ha chiesto scusa per l'inconveniente, fatto insolito per un politico.