ACERNO. I fragori delle esplosioni sono ancora vivi nella mente di Samira ed i suoi occhi hanno visto tutto ciò che una bimba della sua età non avrebbe dovuto mai neanche immaginare.
La guerra è un ricordo indelebile che solo la speranza di un futuro migliore può cercare di allontanare. La piccola di appena otto anni è una dei circa ottanta migranti (provenienti da Siria e Palestina) sbarcati al porto di Salerno dalla nave della Marina militare «Etna», sabato mattina, e successivamente, nel tardo pomeriggio, trasferiti presso l’ex seminario arcivescovile di Acerno, trasformato in centro temporaneo di accoglienza. Grazie alla collaborazione tra la diocesi Salerno-Campagna-Acerno e la Prefettura senza dimenticare il sostegno del primo cittadino del piccolo centro dei Picentini Vito Sansone.
Samira, 8 anni, migrante da Gaza a Salerno: «Sento ancora il rumore delle bombe»
di Carlo De Nicola
Domenica 20 Luglio 2014, 23:37
- Ultimo agg.
21 Luglio, 08:47
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