Agropoli, commissariamento più vicino: respinto il ricorso del sindaco

Per il Consiglio di Stato il risultato elettorale resta invalidato fino alla discussione di merito. Ora la palla passa alla Prefettura

Agropoli, commissariamento più vicino: respinto il ricorso del sindaco
di Carmela Santi
Domenica 29 Ottobre 2023, 07:00
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Il Comune di Agropoli verso il commissariamento. Ieri mattina il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva della sentenza con la quale il Tar Salerno ha accolto il ricorso elettorale presentato dal candidato sindaco Raffaele Pesce. Ora si attendono le motivazioni del Tar. «Sorrido, altra vittoria - le parole a caldo di Pesce, leader di Liberi e Forti - il dispositivo del Tar non viene considerato esecutivo da chi però lo impugna al Consiglio di Stato per gli effetti: quante contraddizioni. Appello rigettato, inammissibile. Io continuo a mantenere la posizione del rispetto delle istituzioni e del prossimo, nella realtà non a parole. Su alcune deliranti farneticazioni, non ritengo neppure di soffermarmi».

Nell’appello presentato giovedì sera dall’avvocato Lorenzo Lentini per conto del sindaco Roberto Mutalipassi, si adduceva «l’estrema gravità ed urgenza della situazione derivanti dagli effetti sugli organi eletti del disposto annullamento della proclamazione degli eletti e delle operazioni elettorali». Il Consiglio di Stato ha fissato la discussione della causa per il 14 novembre sostenendo l’impugnazione «inammissibile atteso che il rito elettorale in materia di operazioni elettorali di comuni, province e regioni, ha natura speciale, così le relative disposizioni devono essere oggetto di stretta interpretazione». Nulla di fatto dunque per l’amministrazione Mutalipassi che con la richiesta di sospensiva sperava di allontanare l’ipotesi commissariamento.

A questo punto il prefetto di Salerno, Francesco Esposito, può procedere alla nomina di un commissario straordinario in qualsiasi momento vista l’esecutività della decisione del Tar. Sulle ultime novità torna a parlare il senatore di Fratelli D’Italia Antonio Iannone: «Veramente ridicolo - dice - ascoltare certe argomentazioni e vedere come l’amministrazione comunale di Agropoli cerchi anche di resistere in giudizio. In 19 sezioni su 21 sono state riscontrate gravi anomalie e parlano pure. Dovrebbero lasciare la vita pubblica per sempre per indegnità politica. Il Consiglio di Stato ha respinto anche il loro ricorso inaudita altera parte.

Il Comune deve essere sciolto e tornare alle urne».

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L’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati, membro della commissione antimafia e difesa ribadisce: «Attendiamo ora il prefetto che dovrà nominare il commissario per poi capire in quali sezioni si tornerà al voto. Intanto, portiamo avanti il nostro impegno per avere, già dalle prossime tornate elettorali, presidenti e segretari di seggio capaci e professionali affinché quanto accaduto ad Agropoli non accada più».

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