«Allarme studenti in fuga
un piano anti-abbandoni»

«Allarme studenti in fuga un piano anti-abbandoni»
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 5 Agosto 2019, 20:50
2 Minuti di Lettura
Il crollo delle iscrizioni non intaccherà la rete formativa dell’entroterra cilentano e dei piccoli comuni della Campania. E per fronteggiare l’abbandono anticipato degli studi sarà attivato un tavolo con le prefetture di Napoli e Salerno. Lo annuncia il direttore generale dell’Ufficio scolastico della Campania, Luisa Franzese, che traccia un bilancio alla vigilia del nuovo anno scolastico. 
La Campania è la prima regione che il prossimo 9 agosto terminerà tutte le operazioni di reclutamento dei docenti...
«Saranno assunti oltre duemila docenti in Campania. Per alcune materie non abbiamo fatto nomine per assenza di candidati. Si offre a tante famiglie una stabilizzazione: la serenità sul lavoro si riflette sulla scuola». 
Un decreto ad hoc per Ischia consente all’Ufficio scolastico regionale di integrare posti di docenti, collaboratori e assistenti amministrativi. 
«Salvaguardiamo Ischia, sconvolta dalla tragedia del terremoto del 21 agosto del 2017: nessuno studente, nessuna famiglia è lasciata sola. La scuola c’è e ci sarà sempre».
L’assunzione di nuovi presidi è partita. Come è partita una indagine “mirata” sulle dichiarazioni delle riserve in base alla legge 104: caccia a presunte irregolarità nelle dichiarazioni su trasferimenti e movimenti provvisori. Direttrice, l’allarme dispersione e l’aumento dei giovani che hanno perso fiducia in studio e lavoro preoccupa. Quali interventi possibili? 
«La lotta dura alla dispersione scolastica è il nostro obiettivo. Presto avremo nuovi tavoli con le Prefetture di ogni provincia. I presidi hanno avuto nuove linee operative: hanno trenta giorni per completare la segnalazione ai servizi sociali, poi si attiverà la Procura minorile. L’obiettivo è fare rete sempre di più con gli enti locali e le procure minorili». 
I dati Invalsi non sono confortanti per gli studenti campani...
«È pronto un intervento in rete col ministero dell’Istruzione che coinvolgerà le scuole. Siamo già al lavoro per il miglioramento degli standard formativi». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA