Il pubblico ministero aveva chiesto 4 anni di reclusione per Giorgio Nigro, il 38enne di Magliano Vetere accusato di abbandono di incapace per aver lasciato morire la convivente Audenzia Mulè, senza provvedere in alcun modo al sostentamento della donna affetta da una sindrome depressiva e da anoressia nervosa. I giudici della Corte d’Assise del tribunale di Salerno, accogliendo la tesi difensiva rappresentata dall’avvocato Emanuela Russomando, lo hanno invece assolto perché il fatto non sussiste.
La morte della donna, avvenuta nel febbraio 2016, non è stata quindi una conseguenza dell’abbandono da parte del compagno contrariamente a quanto sosteneva la Procura secondo cui Nigro non si sarebbe occupato del sostentamento della Mulè omettendo perfino di affidarne la cura ad altri soggetti qualificati.