Camorra, maxi sequestro di conti,
case e terreni: è provento di usura

Camorra, maxi sequestro di conti, case e terreni: è provento di usura
di Nicola Sorrentino
Sabato 2 Luglio 2022, 06:50 - Ultimo agg. 20:24
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Case, conti correnti e auto sono stati sequestrate a Luigi Cuomo, fratello del più noto Michele, su disposizione dell’ufficio misure di prevenzione del tribunale di Firenze. Sullo sfondo l’indagine della Procura toscana, che vede 20 persone rischiare il processo per accuse che vanno dall’usura all’associazione di stampo camorristico. La Dda di Firenze ha ottenuto la misura di prevenzione patrimoniale nei riguardi del nocerino, che insieme al fratello Michele, è ritenuto a capo di un clan, spostatosi a Firenze tempo fa per prepararsi ad una guerriglia contro il clan rivale di Piedimonte, quartiere di Nocera Inferiore. Nel dettaglio, sono stati sequestrati ai fini di confisca una palazzina di tre piani a Nocera, quattro auto, due motociclette, conti correnti, un deposito titoli, un fondo di investimento, quote e beni che compongono il patrimonio aziendale di almeno tre ditte riconducibili al 40enne Cuomo, detenuto nel carcere di Nuoro. Il sequestro colpisce anche proprietà e conti intestati alla moglie Anna Eboli e al figlio Michele. Il valore del sequestro corrisponde a 500mila euro. Il provvedimento è fondato su norme del codice Antimafia e tiene conto della pericolosità sociale di Luigi Cuomo, basata sui numerosi procedimenti penali a suo carico (alcuni dei quali conclusi con sentenze irrevocabili), a partire dal 2002. 

Attualmente, a Nocera pende un processo per associazione di stampo mafioso nei riguardi di oltre trenta persone.

A Firenze il clan Cuomo aveva tentato, in tempi recenti, l’infiltrazione territoriale disponendo di una base dotata di armi (almeno cinque pistole) e munizioni e dalla quale sarebbero poi state programmate spedizioni punitive per colpire i rivali del clan di Piedimonte. L’indagine ebbe origine proprio dall’esplosione di una bomba contro il ristorante, a Firenze, di Luigi Cuomo. Era il 23 febbraio 2021. Secondo gli investigatori, l’esplosione della bomba doveva evidenziare la “debolezza” del gruppo Cuomo a favore di quello di Piedimonte, a seguito dell’arresto del fratello di Luigi, Michele. Dall’analisi delle singole posizioni, il Tribunale ritiene che i redditi dichiarati e “ufficiali” dalla famiglia Cuomo siano riconducibili a “saltuarie e non particolarmente remunerative attività di lavoro dipendente”, con un tenore di vita “sproporzionato”, dove le spese effettuate superano costantemente le entrate annuali. Il 7 e il 15 luglio prossimo, dinanzi al gip del tribunale di Firenze, molti imputati chiuderanno il primo grado con riti alternativi. Il resto delle accuse comprende un giro di usura nei riguardi di due professionisti in difficoltà, riciclaggio, truffa sui contributi Covid, furti di biciclette elettriche e l’assunzione fittizia di diversi stranieri nella pizzeria. Il 12 ottobre la difesa discuterà sulla misura di prevenzione patrimoniale e anche personale, chiesta nei riguardi del 40enne. 

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