Consiglio comunale,
tagliati 324mila euro

Consiglio comunale, tagliati 324mila euro
di Umberto Adinolfi
Mercoledì 14 Settembre 2016, 09:58
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3.061 euro al giorno: ecco quanto costa oggi la macchina politica che amministra Palazzo di Città. Mettendo in naftalina le polemiche sul taglio in arrivo (ormai ufficiale) del gettone di presenza dei consiglieri comunali - passato da 78.50 a 36 euro lordi - non può non balzare agli occhi come sindaco, assessori e consiglieri rappresentino una voce importante nel capitolo delle spese pubbliche. A stabilirlo, ovviamente, è la legge. Nel caso specifico, si tratta degli articoli 82 e 83 del Testo unico sugli enti locali (successivamente modificati dalle leggi intercorse dal 2007 al 2010) e dalla legge 95 del 2012 che ha stabilito invece il divieto di cumulo delle indennità per ogni amministratore pubblico. E così il taglio al gettone dei consiglieri per le loro presenze nelle nove commissioni consiliari - su base annua - porterebbe ad un risparmio potenziale di 324.476 euro. Mica spiccioli.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire nel dettaglio come è suddivisa la spesa pubblica a Salerno e come viene coperto il costo della politica. Partendo ovviamente dal primo cittadino. Il Tuel stabilisce infatti alcuni parametri base che identificano l’ammontare dell’indennità economica del sindaco (che, curiosità del caso, non comprende i contributi ai fini pensionistici), cui si possono aggiungere dei piccoli ritocchi percentuali a seconda dei risultati economici dell’Ente e delle «condizioni di salute» delle casse pubbliche. Ad oggi, la retribuzione mensile lorda di Enzo Napoli è pari a 7.855 euro, per un ammontare annuo di 94.260. Discorso differente per quanto attiene gli emolumenti dei singoli componenti di giunta, la cui determinazione è di competenza proprio dell’organo esecutivo del Comune. In pratica sono gli assessori che decidono la propria retribuzione, ovviamente nel rispetto dei margini stabiliti dalla legge. A Palazzo di Città ci sono 8 assessori. Ognuno di loro ha una indennità mensile lorda pari a 3.927 euro (la metà dell’indennità del sindaco), per un totale annuo di spesa pari a 377.040 euro complessivi. Medesimo trattamento economico è previsto per il presidente del consiglio comunale, il cui costo annuo è di 47.130 euro lordi.
E veniamo all’argomento di attualità delle ultime settimane, vale a dire i tanto chiacchierati gettoni di presenza che spettano ai consiglieri comunali. Partendo da un dato amministrativo fondamentale. Nel 2007, l’allora giunta guidata da Vincenzo De Luca, recependo le normative in materia, emanò una delibera che modificava la forma retributiva dei singoli consiglieri, passando da una indennità fissa (su base mensile e slegata alla reale presenza a Palazzo di Città) al gettone di presenza (chiaramente collegato al numero di riunioni delle commissioni cui prende parte lo stesso consigliere). In quella occasione venne anche stabilito il tetto massimo lordo che ogni consigliere può vedersi attribuito su base mensile. Si tratta - nel caso specifico - di un quinto dell’indennità che spetta al primo cittadino, ossia 1.571 euro lordi. Con questo dato, il costo complessivo annuo dei lavori delle commissioni consiliari per i 31 consiglieri - al netto del taglio in arrivo - è pari a 584.412 euro lordi, mentre per le riunioni del consiglio comunale (in genere 5 o 6 ogni anno) la spesa è di 14.600 euro.
 
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