Meno tasse per redditi bassi, ok in consiglio a Eboli

Per circa 6mila cittadini che non oltrepassano la soglia dei 28mila euro annui, l’aliquota scenderà allo 0,70%. Si tratta per il 26% di lavoratori dipendenti e per il 14% di pensionati

Il Comune di Eboli
Il Comune di Eboli
di Laura Naimoli
Venerdì 29 Dicembre 2023, 07:00
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Duemila cittadini in più, rispetto al passato, saranno esenti dal pagamento dell’addizionale Irpef: il consiglio comunale di Eboli, infatti, nella seduta dello scorso mercoledì, ha approvato una modifica che aumenta la soglia di esenzione per i redditi più bassi e riduce le aliquote per gli altri scaglioni di reddito. In particolare per il 2024 saranno esenti dall’addizionale Irpef comunale i cittadini che hanno un reddito fino a 15mila euro (nel 2023 solo fino a 12mila annui). Risulteranno pertanto esenti circa 2mila cittadini in più rispetto al passato (calcolo sulle ultime dichiarazioni presentate).

Per circa 6mila cittadini che non oltrepassano la soglia dei 28mila euro annui, l’aliquota scenderà allo 0,70%. Si tratta per il 26% di lavoratori dipendenti e per il 14% di pensionati. Per i redditi fino a 50mila euro, invece, che comprendono circa 3500 cittadini tra dipendenti e pensionati, l’aliquota passerà allo 0,75%. Resterà invariata, allo 0,80%, l’aliquota Irpef comunale per chi supera un reddito annuo di 50mila euro. «È una prima misura di una politica tributaria finalizzata a ridurre la pressione fiscale per una maggiore equità e progressività d’imposta», ha commentato l’assessore Sgritta. La manovra è stata possibile grazie al riequilibrio finanziario e al lavoro svolto dalla commissione presieduta da Adolfo Lavorgna.

«L’addizionale era stata introdotta nel 2005-2006 - ha spiegato Lavorgna - a seguito di un predissesto del Comune e poi del riequilibrio finanziario. Questa prima riduzione è un passo storico che va nella direzione di non pesare sulle famiglie a basso reddito». Momento di forte imbarazzo per il sindaco Mario Conte durante la discussione per l’approvazione dei debiti fuori bilancio. Il consigliere di Fratelli d’Italia, Damiano Cardiello, ha infatti posto l’accento su una sentenza che condanna il Comune di Eboli al pagamento di 300 euro per le spese di giudizio nei confronti di un agricoltore che non ha mai pagato la Tari dal momento che, all’interno del capannone in questione «non viene prodotto alcun tipo di rifiuti se non residui di prodotto commercializzabile», si evince dalla sentenza.

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Ebbene, il consigliere Cardiello, constatando l’assenza in aula dei dirigenti competenti quali Cosimo Marmora, settore finanza, e Caterina Iorio, settore legale ha dichiarato: «Mi sembra impensabile che si discuta di debiti fuori bilancio senza i dirigenti che ci illustrano il caso. Dovrebbero essere qui a spiegarci perché non si è fatto ricorso».

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