Falsi diplomi, 41 persone rischiano il processo a Nocera Inferiore

Falso e corruzione sono i principali capi d’accusa nell’inchiesta nata nel Cilento. L’ipotesi: denaro in cambio di titoli e certificati per scalare le graduatorie ministeriali dei docenti

Diplomi falsi
Diplomi falsi
di Nicola Sorrentino
Sabato 24 Febbraio 2024, 07:00
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Dai 1800 ai 2000 euro per avere un diploma di qualifica professionale, propedeutico ad entrare in graduatoria e lavorare poi in varie scuole d’Italia. Sono 41 le persone che rischiano il processo, dopo un’inchiesta appena conclusa dalla Procura di Vallo della Lucania e trasmessa a Nocera Inferiore, per competenza territoriale. Nel mirino c’è un istituto paritario della città dell’Agro nocerino, con fatti che vanno dal 2017 al 2018. La maggior parte degli indagati risiede nell’intera provincia di Salerno, così come in quella di Napoli. Poi ci sono quelli residenti nel resto d’Italia. Sono oltre 150 i capi d’accusa

Il sostituto procuratore, titolare del fascicolo, ha invece richiesto l’archiviazione per ulteriori tre persone, tra le quali alcuni dei rappresentati dell’istituto paritario finito nel mirino delle indagini, oltre che per un presunto intermediario. Alle indagini contribuì anche un sindacalista, che nel 2019 rese un’ampia confessione in relazione a molti degli episodi. Tuttavia, il pm non ha trovato elementi di riscontro al coinvolgimento di almeno tre persone. Mancano infatti elementi relativi a conversazioni, incontri o movimenti di denaro. La posizione dei tre indagati venne fuori dopo 2 anni dai fatti. Qualsiasi ulteriore attività d’indagine, infatti, risulterebbe non produttiva per ottenere nuovi elementi, non raccolti all’epoca, ad esempio, con l’acquisizione di traffico telefonico e intercettazioni. Tra gli avvocati difensori degli indagati ci sono Bernardina Russo, Maria Rosaria Cardenuto, Sandro Pucciarelli, Michela Rinaldi e Antonio Boffa. Le modalità dei presunti raggiri erano le stesse di sempre: persone si accordava tra loro, dopo aver ricevuto soldi, per rilasciare falsi certificati di conferma del titolo. 

Insieme all’istituto paritario fu coinvolta anche una Srl, ente gestore dell’istituto paritario di Nocera Inferiore. Pagando 2200 euro, ad esempio, una donna di Bologna ottenne un diploma di qualifica professionale per "operatore dei servizi per la ristorazione - settore cucina". La data di rilascio era quella del 2013. La truffa viene invece contestata a chi beneficiò dei titoli, con i quali fu tratto in inganno il Miur, che attribuì un elevato punteggio a tutti quelli che si videro riconoscere il titolo professionale dichiarato. Per qualcuno vi fu anche la beffa di non essere mai convocato per alcun incarico, nonostante avesse "acquistato" il titolo. Altri, invece, furono più fortunati, accumulando decine di incarichi dal 2018 al 2019, per esempio, con tanto di retribuzione e stipendio.

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Per i 41 indagati ci sarà tempo per presentare memorie difensive o chiedere interrogatorio, prima che la procura di Nocera Inferiore decida di chiedere per tutti il rinvio a giudizio
 

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